Donatella Versace chiama a raccolta le supermodelle degli anni Novanta lanciate con suo fratello Gianni, per celebrare il 40/o della maison della Medusa. Al suo appello, oltre ad aver partecipato tutte alla sfilata che
rendeva omaggio allo stilista scomparso venti 20 fa, hanno risposto Naomi Campbell e Christy Turlington. Ma nel supercast della nuova campagna Primavera/Estate alle due top model si sono aggiunte molte supermodelle delle generazioni successive: Gisele Bundchen, Irina Shayk, Raquel Zimmerman, Natalia Vodianova, Gigi Hadid, Vittoria Ceretti, Kaia Gerber, Cara Taylor, Birgit Kos, Grace Elizabeth e Noah Luis Brown. Tutte in posa per il mago dell’obiettivo che ha firmato anche tante campagne del passato
di Versace, Steven Meisel.
“Questa campagna – spiega Donatella Versace in una nota –
rappresenta il punto d’incontro tra passato e presente. Devi
capire chi sei e da dove arrivi per poter costruire il tuo
futuro. Quando sei a capo di un marchio con un dna forte come il
mio, non puoi fare altro che abbracciarlo. E’ il motivo per cui
ho voluto le supermodelle iconiche accanto alle ragazze che
saranno le icone del futuro.”
Negli anni, ogni immagine di Versace ha sempre raccontato una
storia. Solitamente storie d’individualita’, di caratteri forti,
di coraggio nel fare le cose in modo diverso. Per quattro
decenni, la famiglia allargata Versace (non semplicemente
Donatella e suo fratello Gianni, ma anche le loro modelle e i
loro fotografi preferiti) ha plasmato la moda per come la
conosciamo. E oggi questa super famiglia ritorna per marcare
l’inizio del 40mo anniversario del marchio.
Lo spartiacque e’ dunque questa campagna ideata dal direttore
artistico Donatella Versace e scattata da Meisel, che unisce per
la prima volta dopo decenni, non solo alcune dei volti piu’
iconici della moda, ma anche i talenti emergenti di domani.
Questi ritratti catturano l’attenzione sprigionando energia.
Ogni foto completa le altre e fa emergere il vero carattere di
ogni modella, in una serie di scatti che danno nuova voce al dna
di Versace: creativita’, emancipazione, voglia di osare.
I look piu’ audaci, come il foulard nero e oro, annodato attorno
alla testa come un hijab islamico di Christy Turlington, e le
stampe con le greche e i simboli delle architetture greche e
romane piu’ amate da Gianni, rivisti con gli occhi di oggi, sono
indossati dalle modelle che hanno sfilato con i modelli
originali e da quelle che sono cresciute aspirando ad essere
come loro. Una celebrazione della bellezza, senza limiti di eta’.
Gianni Versace aveva usato per le sfilate le stesse modelle
delle campagne, scardinando il sistema vigente fino ad allora.
Assieme a Donatella, il geniale stilista aveva intuito che
Claudia Schiffer, Stephanie Seymour, Cindy Crafward, Linda
Evangelista, Naomi Campbell, Christy Turlington, Carla Bruni,
Helena Christensen e Nadja Aurmann avevano l’X Factor della
passerella, la capacita’ d’incantare il pubblico e di rendere
l’abito indossato speciale. Quel vestito addosso a una di loro
diventava introvabile. Le ingaggiava quindi in esclusiva, le
trasformava in star della moda, elevando cosi’ la categoria delle
modelle, fino a quel momento anonimi volti e corpi da mandare in
pedana con un numero o da sbattere sulle cover dei magazine.
L’epoca delle supermodelle finira’ con la morte di Gianni
Versace. Oggi tornano con insistenza i volti di Gigi e Bella
Hadid o Irina Shayk, complici i social, ma e’ un’altra storia, e
si vedra’ se all’eta’ di Naomi e delle altre saranno ancora
considerate supermodelle da copertina.