Potremo mettere in campo altre iniziative di mobilitazione anche più efficaci. Spero che abbiano capito che Napoli e la Campania non piegheranno la testa, mai». Motivo del contendere è sempre la questione dei Fondi Fsc bloccati da
18 mesi a Roma: il ministro Raffaele Fitto e la premier Giorgia Meloni non siglano l’intesa con la Campania.
Non fa sperare in un esito positivo la decisione di Fitto di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar, che obbliga il Dipartimento della coesione a definire l’istruttoria a uno schema d’accordo con la Campania entro il 4
aprile. «Vediamo come evolve la situazione – afferma Vincenzo De Luca – noi siamo pronti a siglare l’accordo
di coesione domani mattina, a fare le verifiche con tutti i ministeri, anche con le Nazioni unite se è necessario.
Ma non siamo pronti a fare i maggiordomi e a vendere la nostra dignità a un governo caratterizzato sempre di più dall’arroganza inimmaginabile del potere e dall’incompetenza amministrativa. Non c’è mai stato con gli altri esecutivi un elemento di così intollerabile arroganza da parte del governo: questi signori non sanno cosa siano la
democrazia e il rispetto fra i diversi interlocutori istituzionali. Hanno in testa l’idea che, ora che sono
al governo, hanno conquistato il bottino e possono gestirlo come un’eredità di famiglia». E l’ex sindaco
di Salerno bolla il ricorso al Consiglio di Stato come «irresponsabilità totale