E” una di quelle storie che non si vorrebbero mai raccontare. Una storia che parla di un dramma, di una tragedia che ha per protagonista un uomo per bene. Drammatica per le circostanze in cui si è verificata, terribile per i risvolti che potrebbe comportare. Un uomo si è tolto la vita mentre si trovava all’interno della sua abitazione con una pistola che risultava legalmente detenuta. La tragedia si è verificata nella zona del Vomero, per la precisione in via Morghen. E’ li che un uomo di 88 anni si è tolto la vita. Il suo corpo è stato ritrovato da alcuni familiari che, allarmati per il fatto che non rispondesse, hanno allertato le forze dell’ordine. Sul posto è giunta la polizia insieme al personale del 118 che non ha potuto far altro che constatare il decesso. Secondo quanto emerso dal sopralluogo non ci sarebbero dubbi sul fatto che si tratti di un suicidio. Tempo fa è accaduto in un’altra zona della città. Parliamo del suicidio di un altro uomo avanti con gli anni. Ne aveva 95 anni ed era un ex generale dell’Esercito. L’uomo usci di casa e si recò in via Colonnello Carlo Lahalle. Mentre era all’interno della sua auto estrasse una pistola che deteneva legalmente e fece fuoco contro se stesso, togliendosi la vita. Un gesto che lasciò sgomenti in tanti. Un suicidio, dunque. Non c’erano altre piste per i carabinieri della compagnia Stella che presero in carico il caso. Anche il quel caso il giallo era relativo al perché. Perché l’uomo fosse arrivato a tanto. Non era chiaro se si fosse trattato di un gesto impulsivo o se la decisione di togliersi la vita l’avesse maturata nel tempo. Inutili, anche in quella circostanza, i soccorsi giunti sul posto. I medici del 118 non potettero fare altro che constatare il decesso. Anche al Vomero si partirà da quello che si sa. Sul caso sarà aperta un’inchiesta e verrà disposta un’autopsia sulla salma tesa a fare chiarezza sulle cause della morte. Dopodiché si comincerà a scavare nella vita e nelle frequentazioni del generale per cercare di venire a capo delle cause, o meglio, delle motivazioni che lo avrebbero spinto a prendere una decisione del genere. Nella zona di Fuorigrotta, tempo fa , attorno alle 2 del mattino, alla postazione del 118 San Paolo giunse una telefonata dalla centrale operativa per intervento nel cuore del Quartiere. La chiamata era per una donna quarantenne che aveva annunciato di volersi togliere la vita gettandosi dal settimo piano. La professionalità dimostrata dall’operatore di centrale lia ottenuto l’obiettivo di trattenere la giovane al telefono fino all’arrivo del mezzo di soccorso. Una volta sul posto l’equipaggio non ha esitato a salire verso l’abitazione della giovane, giunti sul pianerottolo i soccorritori hanno trovato la porta aperta, si sono inoltrati nell’appartamento e hanno trovano la ragazza fuori al balcone al telefono con l’infermiere della Centrale. Quella storia si è conclusa con un abbraccio tra l’infermiere giunto sul posto e la donna.