L’alta cucina italiana torna a schierare le sue ‘stelle’. Dopo il tempo sospeso della
quarantena imposta dall’emergenza coronavirus – che ha
costretto gli chef di ogni rango a ripensare il numero dei
tavoli, dei collaboratori e degli spazi in cucina – le griffe
della ristorazione tornano a indossare grembiule, toque blanche
e una mascherina. Non tutti. Gianfranco Vissani tira la frenata
perche’ mantenere la distanza in cucina, come misura di
prevenzione del contagio da Covid 19, “e’ impossibile” , lamenta
lo chef umbro che ancora non sa quando riaprira’ il suo regno a
Baschi, mentre oggi inaugura a Roma “L’altro Vissani”. Eppure
riparte Bergamo, una delle province piu’ colpite dalla pandemia.
“Da Vittorio Brusaporto”, il tre stelle Michelin dei fratelli
Cerea, riapre nel dehors affacciato sul parco della Dimora, sia
a pranzo che a cena che sara’ servita su due turni. Il menu,
consultabile con QR code, presenta piatti nuovi come la “Faraona
glassata alla rosa canina e pompelmo”, oltre al servizio
delivery Da Vittorio @Home che continuera’ insieme alla novita’
del DaV Cantalupa, con cibo di tradizione in chiave pop a bordo
piscina. Il gruppo Ceretto, azienda familiare radicata nelle
Langhe e Roero, annuncia la riapertura dal 26 maggio
dell’attivita’ di ristorazione della Piola e dal 3 giugno di
Piazza Duomo ad Alba. Gli imprenditori piemontesi propongono
nuove formule di accoglienza, nel rispetto della sicurezza di
tutti, continuando a coniugare autenticita’, qualita’,
responsabilita’ e sostenibilita’. Piazza Duomo proseguira’ la
passione per il mondo vegetale a km 0 dello chef Crippa, che
nella Tenuta Monsordo Bernardina, coltiva e attinge primizie
grazie ai 5 orti. Sempre in Piemonte lo chef due stelle
Michelin, riaprira’ dal primo giugno entrambi i ristoranti
gestiti dalla sua famiglia: Piccolo Lago, sulle rive del lago di
Mergozzo a Verbania, e Piano35, in cima al grattacielo Intesa
Sanpaolo a Torino. “Non vediamo l’ora di poter tornare a
cucinare per i nostri clienti”, chiosa lo chef Marco Sacco
annunciando che dal primo giugno il Piccolo Lago “sara’ un
giardino aperto, conviviale, nel pieno rispetto di tutte le
nuove normative”, assicura. Non cambia sapore la cucina dello
chef Antonino Cannavacciuolo, ne’ la spirito di squadra, ma la
ripartenza post lockdown e’ all’insegna di tecnologie di ultima
generazione, come i sistemi ozono-riconversione e alcuni
decontaminanti sviluppati dalla Nasa. “E’ il fattore umano,
l’aspetto principale da cui vogliamo ripartire; da oltre 20
anni, la nostra passione per l’ospitalita’ e la ristorazione si
esprime attraverso le esperienze e le emozioni create per i
clienti, questo oggi e’ piu’ importante che mai” dicono lo chef
Antonino Cannavacciuolo e la moglie Cinzia nell’annunciare per
il 29 maggio la riapertura di Relais Villa Crespi, Ristorante
Antonino Cannavacciuolo e del Laqua Charme & Boutique, Meta di
Sorrento.