Avvicinata da due uomini armati, costretta a cedere la borsa, nemmeno al cimitero si può stare tranquilli. Questo è il sentimento diffusosi da ventiquattro ore sulla città. Sul camposanto è calato un velo – a dire il vero una coperta di paura. Giovedì mattina una donna è stata avvicinata da due uomini armati di pistola mentre piangeva sulla tomba di un giovane parente defunto. E’ il dolore che si mescola allo choc di un incontro tanto improvviso quanto indesiderato. Alla vista dei revolver la donna ha temuto il peggio. L’unico modo per mettere fine a quell’incubo era accontentare le richieste dei rapinatori. Che, messe le mani sulla borsa della donna, sono scappati via dileguandosi nel nulla. L’episodio ha riaperto una ferita storica della comunità afragolese: la pericolosità dell’area del camposanto, da sempre terreno di caccia dei malviventi. Il problema ha origini ben note: l’assenza di sorveglianza fissa e di presidi all’- terno delle forze dell’ordine.