L’Osservatorio sul Fenomeno della Violenza sulle Donne esprime “la propria decisa indignazione sulla riforma del codice penale approvata il 14 giugno 2017, che prevede la depenalizzazione del reato di stalking con il nuovo
donna-1art.162 ter del c.p.”. In una nota, la presidente dell’Osservatorio, Rosaria Bruno, sottolinea: “e’ assurdo pensare che, a prescindere dal consenso della vittima, l’imputato potra’ estinguere con il pagamento di un’ammenda ‘versandola anche a rate’ se ritenuta congrua dal giudice, un reato che segna e marchia profondamente l’esistenza di una donna e che molto spesso prelude al femminicidio”. Per Bruno si tratta di “un grave passo indietro nelle azioni e nelle politiche finalizzate al raggiungimento dell’eguaglianza e rispetto di genere. Profonda e’ la delusione degli operatori del settore e delle vittime che, invece, chiedono certezza della pena e maggior tutela. Ci chiediamo quante donne devono ancora essere ammazzate perche’ si comprenda come il fenomeno non sia assimilabile a tutti gli altri, e che la conoscenza e’ condizione imprescindibile per proporre azioni mirate ed efficaci. In Italia tutto ha un prezzo. Ma sono sempre le donne a pagare il prezzo piu’ alto”. “La negazione dei diritti e dell’eguaglianza e’ fondata su un dislivello di potere che da oggi e’ ancora piu’ marcato. Non fiori ma leggi efficaci”, conclude Bruno.