Aveva in mano le redini di un gruppo criminale specializzato nello spaccio di cocaina, hascisc e marijuana nelle zone turistiche del nord-est Sardegna, ma nonostante questo si affidava alla protezione di un santone per ottenere la ‘benedizione’ durante i viaggi in cui recuperava e trasportava i carichi di droga. Sara Mossa, 40 anni, moglie di cronaca 1Bernardino Asproni, ucciso a fucilate nel febbraio del 2013 a San Teodoro, è finita agli arresti domiciliari questa mattina nell’ambito dell’operazione “Holy Man”, traduzione inglese della parola santone, insieme ad altre sei persone. Prima del recupero e delle consegne dello stupefacente, la vedova telefonava al “mago” chiedendogli una specie di benedizione per evitare i controlli da parte dei carabinieri. “Sto partendo per quel viaggio”, diceva al telefono, ma certamente non sapeva di essere già seguita e intercettata. E proprio partendo da lei, subito dopo il delitto del marito, che i militari della Compagnia di Siniscola, coordinati dal capitano Andrea Senes, e della Tenenza di San Teodoro sono riusciti a ricostruire una lunga serie di episodi di spaccio, il trasporto di svariati carichi di stupefacenti recuperati a Cagliari, Olbia Sassari, Ozieri, Budoni, Orgosolo, Fonni e Desulo – uno dei quali sarebbe stato acquistato dalla quarantenne una settimana dopo l’omicidio del coniuge – e tracciare un quadro completo del gruppo criminale capeggiato dalla donna. Ben 48 le persone indagate complessivamente, 36 quelle segnalate per uso di stupefacenti, 22 le ordinanze di custodia cautelare notificate questa mattina, sette agli arresti domiciliari e 14 con obbligo di dimora, una persona invece è ancora ricercata. Tra gli arrestati, oltre a Sara Mossa, spicca il nome del dj napoletano Michele Angelo Chianese, che nel periodo estivo intratteneva i giovani con serate musicali in luoghi di villeggiatura di Budoni, San Teodoro e Olbia e contemporaneamente, secondo quanto emerso dalle indagini, spacciava loro cocaina. Nei quasi 12 mesi di indagini, e prima del blitz di questa mattina che ha impegnato 150 militari, i carabinieri avevano già arrestato nove persone e sequestrato 1,2 chili di droga. Sono state eseguite perquisizioni in diversi centri della Sardegna, ma anche a Napoli, dove è stato rintracciato il dj, e a Maranello, dove si trovava uno dei destinatari dell’ordinanza di obbligo di dimora.

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