Rifugiati e profughi potranno diventare esperti nei campi della sicurezza del patrimonio culturale rispetto ad attacchi antropici ed eventi naturali e del contrasto al traffico illegale di opere d’arte. Il corso ‘X-Team’, promosso da cultura 11Politecnico di Torino, Universita’ Ca’ Foscari Venezia, Iuav, Siti e Corila, e’ stato presentato oggi al ministro Stefania Giannini e alla presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo Silvia Costa. I destinatari della formazione saranno scelti fra gli studenti e ricercatori dei Paesi in conflitto e fra i funzionari dei sistemi culturali. Particolare attenzione sara’ posta al coinvolgimento di profughi o sfollati, inclusi gli ospiti dei campi a ridosso delle frontiere con i Paesi in crisi (come Libano e Giordania). Verra’ organizzato un corso residenziale della durata di otto mesi, finalizzato a creare squadre di esperti multidisciplinari che al termine della formazione opereranno nei propri Paesi contribuendo alla costruzione di speranza per la rinascita delle comunita’ locali. “Il Politecnico – ha spiegato il rettore Marco Gilli – gia’ attivato il progetto Re-Home 4 Students, un programma per aiutare i giovani rifugiati con l’iscrizione gratuita al corso di studi, l’assistenza nella ricerca di alloggio e un supporto burocratico con le autorita’ competenti, e per favorire l’accesso agli studenti richiedenti asilo, che hanno a disposizione la possibilita’ di consultare gratuitamente le lezioni in streaming e seguire corsi di lingua italiana e simulazioni di test di ammissione. Questo nuovo progetto permette al Politecnico di dare un contributo anche attraverso quelli che sono proprio i saperi caratteristici di un’universita’ tecnic

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