La fede più forte di ogni avversità meteorologica. La pioggia battente non ha cessato un attimo. Per
tutta la durata della Supplica alla Vergine del Rosario di Pompei è caduta in maniera intensa senza, però, scoraggiare l’esercito dei 50mila fedeli, più della metà anziani, malati e disabili, che per due ore sono rimasti in piedi, e alle intemperie, pur di venerare la Madonna. È la prima volta, dal 1883, che la pioggia bagna la Supplica. I fedeli erano convinti che a mezzogiorno in punto, allo scoccare dell’ora del mondo, il sole avrebbe fatto capolino dalle nubi nere. Come accade da 139 anni. Invecenon è stato così. Nessuno di loro, però, ha rinunciato alla preghiera. Il desiderio di invocare la pace ad ogni costo, anche di bagnarsi e rischiare di ammalarsi. I più tenaci sono stati gli anziani che non hanno pensato ai dolori reumatici con cui dovranno combattere. «Il nostro amore per la Madonna di Pompei ci aiuterà anche a sopportare i dolori fisici», ha spiegato una fedele rimasta in ginocchio sotto la pioggia per tutta la durata della funzione. Papa Francesco non ha fatto mancare la sua vicinanza ai pellegrini di Maria, che hanno affollato il sagrato.