Gino Bergamè ha affidato il suo pensiero a un post. “Sono ancora sveglio e credo che non riuscirò a dormire solo per il pensiero di cosa succederà tra pochissime ore… Vedere il mio popolo fare una lunga fila pur di avere in donazione una discreta spesa mi rattrista molto, sopratutto mi si spezza il cuore ricevere pesanti messaggi con richieste di aiuto è sapere di non poter aiutare a tutti. Spero che tutto finisca presto”. Bergamè faceva riferimento al secondo appuntamento in via Amerigo Vespucci, civico 129, zona Mercato. Lì i ragazzi delle Case Nuove, quelli che molti hanno definito ‘gli angeli della solidarietà’ hanno nuovamente donato quello che loro hanno definito “un piccolo contributo in alimenti per tutte le persone che hanno bisogno in questo momento difficile “. Il tutto in sicurezza, esattamente come la prima volta. “Saremo muniti di guanti e mascherine e che tutti rispettino le distanze di sicurezza – avevano affermato – le buste saranno lasciate a due metri di distanza tra noi e le persone che lo ritireranno”. Un’iniziativa benefica che parte da alcuni ragazzi delle Case Nuove, tra cui Bergamè e Francesco Russo, figlio di Raffaele e fratello di Antonio, nonché cugino di Vincenzo Cimmino. i tré uomini scomparsi in Messico ormai due anni e tré mesi fa. In ogni sacchetto c’era pasta, pomodoro, pane, latte, sale, merendine per i bambini, ortaggi, legumi. “Quello che serve per poter andare avanti”. E’ in momenti di crisi che si vede quanto è grande il cuore dei napoletani.