Un clochard come ce ne sono in città almeno altri 2000. A lanciare l’Sos sono stati i parroci che spronano le Istituzioni e il Comune a fare di più, in primo luogo i preti del Rione Sanità. Sono oltre duemila gli “invisibili” che vivono Alla Sanità strutture allo stremo: «Qui ospitiamo in strada: così violate le regole di contenimento più persone fragili e disagiate che in tutta Ñapo la gelida notte di una insolita primavera stava sul finire. Ha detto addio alla vita nel cuore di Napoli, nella Galleria Umberto, vicino all’ingresso di via Toledo. Rumeno di nazionalità, età indefinita, riverso in una pozza di sangue. Un clochard come ce ne sono in città almeno altri 2000. La causa della morte forse sarà stata il freddo o chissà cosa, ma quello che è certo è che ha fatto scattare un allarme molto forte. In epoca di Coronavirus sono gli unici che stanno in strada perché la casa non ce l’hanno. Gli unici a non essere controllati a livello sanitario. Ma non sono invisibili al Covid-19. I più fragili abbandonati a loro stessi.