Saldi 2017 sono alle porte. La loro durata non è fissa per l’intera Italia, ma varia a seconda delle regioni. Il giorno della saldi-1partenza, però, è comune a tutti: il 5 gennaio, appena prima dell’Epifania. Nella febbrile caccia alle occasioni, è bene evitare rischi. Tra appendini stracolmi di offerte e incredibili ribassi, è facile portare a casa qualcosa di sbagliato, indesiderato o, peggio, difettoso. E scoprire troppo tardi una cucitura allentata, un meccanismo inceppato, un colore sbiadito. Evitare di incappare “nella fregatura” non è facile. Il rischio che la borsa tanto desiderata o il cellulare così atteso si trasformino da affare del secolo in (costoso) errore dell’anno, è alto. Per prima cosa, spiega l’avvocato Filippini, dobbiamo essere sicure (o quantomeno consapevoli) che quello che stiamo acquistando è un vero saldo di fine stagione, non un avanzo di magazzino. Come? «Deve essere il negoziante a differenziare la merce di fine stagione dagli avanzi di magazzino, disponendo i prodotti in aree del negozio diverse e con appositi cartelli». La merce di fine stagione è quella che della stagione in corso che, ad esempio, è uguale per tutti i negozi di una stessa catena o brand. L’avanzo, invece, è tutto quello che il negoziante deve vendere per liberare spazio, in magazzino. «I saldi fine stagione sono regolati dalla legge regionale, mentre i “fondi di magazzino” non hanno la stessa regolamentazione, ma ovviamente anche per loro vige la norma a tutela del consumatore».