Gioco d’azzardo e conseguenti danni sociali, sanitari ed economici: e’ il nuovo del tema del Premio Artistico Letterario promosso dall’associazione “Scuola di Pace Don Peppe Diana”, in collaborazione con il Comitato don
Peppe Diana e Libera Caserta, dedicato alla memoria di don Giuseppe Diana, il prete di Casal di Principe ucciso il 19 marzo del 1994 nella sagrestia della chiesa San Nicola di Bari, arrivato alla XV edizione. Il concorso, il cui bando scade il 31 gennaio 2018, e’ riservato alle classi IV e V della scuola primaria per il disegno e alle scuole secondarie di primo e secondo grado per il componimento; saranno nominate due distinte giurie qualificate che, oltre ad altri parametri di tipo tecnico o estetico, baseranno il loro giudizio sull’autenticita’ ed originalita’ dei lavori e sul valore e la forza del messaggio trasmesso attraverso il disegno e il testo del saggio. Tre i vincitori, con il premio che constera’ di una borsa di studio da 250euro per ciascuno dei primi classificati. La cerimonia di premiazione con la consegna ufficiale dei premi avverra’ in un periodo compreso tra la meta’ di aprile e la prima meta’ di maggio. Il tema scelto e’ molto attuale: in Italia infatti esistono oltre 400 mila slot machine, (circa 41mila solo in Campania), una ogni 150 abitanti, molte vicino alle scuole. Ogni italiano, nel 2016, ha giocato circa 1.600 euro pari a complessivi 96 miliardi di euro, piu’ del 5% del PIL, di cui circa 10 miliardi sono entrati nelle casse dello Stato. I gestori non vogliono rinunciarci perche’ non si pongono molte domande da dove arriva il denaro e chi lo gioca, e soprattutto quali danni puo’ provocare. Dietro al boom di slot machine, “gratta e vinci”, lotterie, poker, roulette e altro, si nasconde pero’ l’inferno delle dipendenze patologiche, la rovina di intere famiglie, la perdita di dignita’ e del lavoro di chi ne e’ vittima. E non solo. Il settore del gioco e’ stato infiltrato e messo a profitto dalle mafie che lo utilizzano per riciclare
proventi illeciti.