Stimolare una precisa regione del cervello con precise tempistiche – la corteccia laterale temporale – potenzia la memoria e le capacita’ di apprendimento del 15%. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications da Michael Kahana della University of Pennsylvania a Philadelphia. Kahana e colleghi hanno sviluppato un sofisticatissimo sistema per prevedere il momento esatto in cui somministrare la piccola stimolazione elettrica (indolore), in modo da potenziare la memoria solo al bisogno. In passato alcuni studi hanno evidenziato che la stimolazione del cervello puo’ anche peggiorare le funzioni mnemoniche se ‘somministrata’ quando il cervello sta gia’ lavorando bene. Cosi’ Kahana ha pensato di sviluppare un sistema in grado di captare quando e’ il caso di stimolare la memoria e quando no.  Kahana ha studiato le performance mnemoniche di 25 pazienti epilettici che dovevano memorizzare liste di parole. In una prima fase Kahana ha studiato l’attivita’ del loro cervello
riuscendo a distinguere profili di attivita’ neurale associati a
buona riuscita della memorizzazione da pattern di attivita’
legati a insuccesso della memorizzazione. Dopo aver acquisito
questa capacita’ predittiva, Kahana ha collegato in automatico la
stimolazione neurale della corteccia laterale temporale (parte
sinistra del cervello) ai pattern di attivita’ neurale predittivi
di difficolta’ di memorizzazione. In pratica il cervello dei
pazienti veniva stimolato esclusivamente quando la loro attivita’
neurale lasciava presagire che non sarebbero riusciti nel
compito di memorizzazione e questa tempistica precisa della
stimolazione riesce a potenziare sensibilmente le loro
performance, del 15%.
Secondo Kahana il potenziale applicativo di questo sistema e’
enorme, ad esempio per i pazienti con Alzheimer, perche’ si
potrebbero gestire le anomalie di memoria in modo
personalizzato.