Serata di forti emozioni al ‘Maradona’, con una straordinaria vittoria del Napoli che schianta (4-1) il Liverpool e comincia nel migliore dei modi il girone di Champions League. La partita
e’ dominata dagli azzurri e gli inglesi nel confronto con i
padroni di casa fanno una pessima figura. Il Liverpool e’
confuso, inebetito e di fronte allo strapotere fisico e tattico
degli azzurri non riesce mai ad entrare nel vivo della gara.
Il primo tempo si conclude 3-0 per il Napoli che peraltro
sbaglia anche un calcio di rigore, calciato da Osimhen sul
risultato di 1-0 per gli azzurri e parato da Alisson.
La squadra di Spalletti e’ nettamente superiore agli avversari
in ogni fase di gioco e in tutte le zona del campo. Il 4-3-3 di
Klopp, di fronte al Napoli schierato con il 4-2-3-1, da’
l’immagine di una squadra sfilacciata in cui non c’e’ gioco
corale e ognuno sembra andare avanti per proprio conto.
Dall’altra parte c’e’ invece un Napoli super organizzato, con
alcuni giocatori in una condizione fisica straordinaria. E’ il
caso di Anguissa che riesce a trovarsi sempre al centro delle
azioni della sua squadra e al tempo stesso tampona e pressa gli
avversari davanti alla propria area di rigore.
Il Napoli fruisce di un rigore dopo appena 5′ per un fallo di
mano in area di Milner che devia una conclusione di Zielinski.
E’ lo stesso polacco a trasformare mandando in vantaggio la sua
squadra. Al 18′ gli azzurri potrebbero raddoppiare. Van Dijk
atterra Osimhen lanciato verso la porta. L’arbitro non vede il
fallo ma richiamato dal Var, rivede l’azione e concede il rigore
che pero’ Osimhen tira male, facendosi respingere la conclusione
da Alisson.
Ci si aspetterebbe a questo punto la reazione degli inglesi
che pero’ esercitano solo uno sterile predominio di gioco,
chiudendo il Napoli nella propria meta’ campo ed esponendosi ai
micidiali contropiedi della squadra di Spalletti. Il raddoppio
viene sfiorato da Kvaratskhelia (Van Dijk respinge sulla linea
di porta) e arriva al 31′ con Anguissa che scambia in area di
rigore con Zielinski, si presenta davanti ad Alisson e insacca
con un diagonale rasoterra.
Anche in questo caso non c’e’ reazione da parte del Liverpool.
Al 41′ Osimhen deve uscire per infortunio ed entra Simeone.
L’argentino, al debutto in Champions, va in gol al 44′.
Kvaratskhelia da’ spettacolo sulla sinistra, supera prima
Alexander-Arnold e poi Gomez, poi piazza la palla davanti alla
porta dove l’attaccante argentino deve solo spingerla in fondo
alla rete.
La ripresa e’ cominciata da poco piu’ di un minuto quando il
Napoli trova il quarto gol. Simeone serve in area Zielinski il
cui tiro viene respinto da Alisson, ma il polacco ribatte il
pallone in rete. Al 3′ pero’ e’ il Liverpool a trovare la via del
gol con un rasoterra dalla distanza di Luis Diaz, su un’azione
che parte da un errore in uscita di Di Lorenzo.
Gli inglesi sentono odore di riscossa e si gettano
all’offensiva per tentare di recuperare il risultato. Il Napoli
si difende con ordine e raramente gli attaccanti di Klopp
riescono a procurarsi buone opportunita’ . I due allenatori
tentano di dare una scossa alle rispettive squadre con una serie
di sostituzioni che pero’ non modificano l’impostazione della
gara. Il Liverpool pressa e il Napoli contiene e gioca di
rimessa.
La stanchezza rende la partita meno spettacolare e piu’
confusa e si esauriscono anche le emozioni. Al Napoli non rimane
che festeggiare la straordinaria vittoria e i primi tre punti
conquistati nel girone di Champions. Per Klopp, invece, continua
la ‘maledizione’ dello stadio napoletano, dove ha sempre perso,
anche quando guidava il Borussia.