I minori stranieri non accompagnati al fianco dei volontari della parrocchia del Buon
Pastore di Caserta la mattina di Natale per offrire un pasto ai
bisognosi, ai senzatetto e a quanti sono in difficolta’ . Almeno
cinque i giovani ospiti dell’accoglienza Sai Msna di Caserta,
gestita dalla onlus Cidis, che la domenica di Natale (dalle 9),
parteciperanno alla preparazione dei pasti da distribuire nelle
strade del quartiere. Una collaborazione, quella dei migranti
con i volontari dell’Azione Cattolica e della Caritas
parrocchiale, gia’ sperimentata con successo in occasione della
Pasqua e che ora li vedra’ nuovamente insieme per raggiungere gli
ultimi, gli indifesi e quanti vivono ai margini della societa’ .
Un gesto di grande solidarieta’ e vicinanza che evidenzia anche
il legame profondo che sta nascendo tra le due comunita’ . Ne sono
testimonianza gli ultimi due incontri, tenuti appena qualche
giorno fa. Il primo nella sala Moscati della chiesa del Buon
Pastore che ha visto i minori raccontarsi e confrontarsi con
alcune famiglie e cittadini del territorio. A tutti loro sono
state illustrate le numerose attivita’ svolte in citta’ dal Cidis
per favorire l’integrazione sociale dei giovani migranti e anche
le varie formule di affido previste dai progetti Fab Together
(Family Based Care for Children in Migration) e Il Posto giusto,
destinate a tutti coloro che abbiano voglia di donare un po’ del
proprio tempo libero a questi ragazzi, coinvolgendoli in
attivita’ ludiche, sportive, didattiche, culturali. Tra le
proposte dei volontari, quella di organizzare per i minori
stranieri un corso gratuito di orientamento al lavoro e la
disponibilita’ ad affiancarli nelle attivita’ di doposcuola. Il
secondo incontro, questa volta con una delegazione dell’Azione
Cattolica giovani, si e’ svolto invece a Casa Akim, una delle
comunita’ del Cidis. Una serata all’insegna del confronto e della
convivialita’ per approfondire la conoscenza dei loro coetanei,
calarsi nel loro contesto quotidiano e soprattutto condividere
sogni, passioni e speranze per il futuro. “Si tratta soltanto
dell’inizio di un percorso di condivisione – fanno sapere i
volontari – che, speriamo, possa durare a lungo e che sara’
alimentato da scambi culturali continui, progetti di
cittadinanza attiva, iniziative ludiche, attivita’ formative”.