Dodici pranzi, 1000 poveri a tavola: e’ il Natale di solidarieta’ della Comunita’ di Sant’Egidio a Napoli e in Campania. Nella Basilica dei Santi Severino e Sossio, sono stati oltre 250 i poveri che hanno festeggiato il Natale assieme al cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli: anziani soli, senza fissa dimora, disabili, stranieri, famiglie rom, “gente sola – fa sapere la Comunita’ – che il giorno di Natale ha trovato una famiglia piu’ larga attorno a cui stringersi”. Altri pranzi ci sono stati nel Rione Scampia nella chiesa dei padri Redenzionisti, nel quartiere di Fuorigrotta nella chiesa di S. Antonio Ardia, nel centro antico nelle chiese di Nicola al Nilo, San Gennaro all’Olmo e Santa Maria delle Grazie a Toledo, nel Borgo Vergini nella chiesa di Santa Maria Succurre Miseris, nel Vasto nella chiesa di Sant’Anna e nella cappella della Stazione Centrale. Ancora, nell’istituto Cristo Re e a San Giovanni a Teduccio, ad Aversa (Caserta) nella chiesa di San Domenico. L’invito al pranzo “e’ stata una buona notizia e ha dato dignita’ a chi lo ha ricevuto: tutti sono chiamati per nome e ciascuno ha avuto un regalo personalizzato. E’ il segno di un’amicizia che dura tutto l’anno, con tante visite che trasformano le giornate di chi e’ solo e senza prospettive” si sottolinea ancora. Tanti anche i volontari, oltre 500, che da vari luoghi della Campania hanno partecipato ai pranzi. “Il Natale e’ una festa che porta luce e illumina i tanti luoghi bui, i tanti luoghi del dolore – spiega Antonio Mattone, portavoce della Comunita’ di Sant’Egidio – Ma il Natale e’ anche la festa della generosita’, in questi giorni tanti hanno chiesto di rendersi utili esprimendo cosi’ il bisogno di fare qualcosa per gli altri. Fino a ieri sera hanno scritto alla Comunita’ per partecipare e si sono aggregati all’ultimo momento. E allora questa tavolata di tanti soli e senza famiglia insieme con gente di buona volonta’, vuole essere quella luce che da’ gioia e speranza a esistenze segnate dalla poverta’ e dalla sofferenza. Il segno di una citta’ piu’ umana che non lascia indietro nessuno”.