In piazza per dire no alla violenza, a tutte le violenze: cosi’ in corteo nel Rione Scampia, a Napoli, rappresentanti delle scuole del territorio, di associazioni, del terzo settore, delle istituzioni. Soprattutto ci sono studenti, familiari e vittime di aggressioni. In testa al gruppo di manifestanti uno striscione arcobaleno con la scritta: “La non violenza e’ l’arma dei forti”. Perche’ il messaggio che le tante anime della marcia hanno voluto lanciare e’ che esiste una alternativa alla violenza. E’ da qui che e’ nata l’idea di una marcia contro tutte le forme di violenza: quella diretta alle donne ma anche quella delle baby gang o, comunque, rivolta a chi viene considerato il “diverso”. Una marcia illuminata da candele rosse, caratterizzata da un passaggio davanti alle Vele di Scampia.
In testa al corteo i familiari di Stefania Formicola, con una grande foto della mamma di due bambini uccisa dal marito nell’ottobre 2016. Con loro anche Antonella Leardi, mamma di Ciro Esposito, tifoso napoletano ucciso a Roma prima della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina nel 2014, e poi Maria Luisa Iavarone, la mamma di Arturo, il ragazzo accoltellato in via Foria, a Napoli, poco prima di Natale dello scarso anno, e, ancora, Stella, mamma di Gaetano, altro ragazzo vittima di una baby gang al quale, per i calci subiti, e’ stata asportata la
milza. Accanto a loro le istituzioni come, tra gli altri, Apostolos Paipais presidente dell’ottava Municipalita’ che include anche i palazzoni di Scampia, e la gente comune come i ragazzi della scuola calcio Arci Scampia del che, posato per oggi i palloni, hanno voluto portare a solidarieta’ ai loro coetanei vittima di violenza.