Ad oggi non è ancora ben chiaro,né ai tifosi,né ai tecnici del settore come giornalisti,opinionisti ed ex giocatori,se il problema di gioco del Napoli sia attribuibile ad un fattore tecnico-tattico,causato dal cambio di filosofia di gioco dell’allenatore,che non si è limitato a costruire il gioco su basi di Spalettiana memoria,ma decidendo di creare un gioco più verticale e contropiedista,e un po meno giochista,mentre con Spalletti,la squadra azzurra,aveva più trame orizzontali e  giocava di più palla a terra,specialmente a centrocampo,per poi verticalizzare nel momento  giusto,quando l’Osimhen di turno si smarcava dai difensori,ad oggi vediamo troppe palle alte in profondità,cosa alla quale i giocatori non erano abituati col vecchio tecnico,questo potrebbe essere una delle cause delle difficoltà che hanno avuto gli azzurri nell’intepretare il nuovo metodo di gioco,che seppur non sia cambiato nel modulo,è cambiato nella filosofia di concepirlo,e magari i giocatori hanno avuto difficoltà nel digerire i nuovi dettami tecnico-tattici,non riuscendo ad emulare i giusti movimenti,troppo spesso avendo un centrocampo molto aperto e sfilacciato,affiancato da una linea di difesa non sincronizzata bene nei movimenti,avendo una grossa difficoltà nella marcatura a zona che prima era a uomo,lasciando,molto spesso,i colpitori di testa avversari liberi in area,e molte volte prendendo anche contropiedi,proprio perchè i difensori non sono correttamente allineati,per mettere in offside gli attaccanti avversari.

Molti hanno anche un’altra teoria,che Garcia già sapesse che l’inizio di campionato,non sarebbe stato brillante,a causa dei grossi carichi di lavoro estivi,improntati a far rendere al massimo i giocatori nel periodo di Febbraio fino a Maggio,periodo in cui si decide la champions, grande pallino del patron Aurelio De laurentiis,che ricordiamo che se giocata bene,potrebbe aprire le porte del nuovo mondiale per club del prossimo anno,nel quale per qualificarsi,basterà avere un elevato ranking uefa,quindi si ci qualifica,non per forza con la vittoria champions,e avrà una decorrenza di  4 anni e si giocherà in estate,proprio come il mondiale per nazionali,con stessa formula a 32 squadre,con un guadagno per la partecipazione del club di 100 milioni di euro.

Questa teoria è avvallata anche dalle prestazioni con la Lazio,dove il Napoli ha dominato il primo tempo,per poi trovarsi un po’ più sulle gambe nel secondo,perdendo poi la partita,con una pessima ripresa,sia a livello tattico che fisico,stessa cosa è successa col Braga,dove il primo tempo è stato dominato,e nel secondo tempo si è rischiato di pareggiare la partita a causa di un calo fisico,poi si è vinto,grazie ad un fortunoso autogol avversario,riuscendo a portare con fatica il risultato a casa.

Tante volte la verità si trova nel mezzo,perché se si guarda con occhio obbiettivo e clinico,si ci rende conto che i problemi sono sia nella parte tecnica e tattica,in quanto i giocatori non sono ancora entrati a pieno nella mentalità di Garcia,essendo appena iniziato il suo ciclo a Napoli,e sia a livello fisico,avendo avuto una preparazione atletica pesante.

Solo la pazienza e il tempo ci faranno veramente capire se il Napoli di Garcia,sarà un successo o un flop completo,e quale sia la sua vera pasta,per eventuali giudizi bisogna attendere,nel frattempo gli azzurri,dovranno essere bravi a non uscire fuori da una possibile lotta scudetto,essendo i campioni d’italia in carica,si attende un’eventuale risposta con la partita di Domenica fuori casa a Bologna,dove sia i tifosi e non tifosi del Napoli,dovranno sperare di ritrovare l’antica bellezza ormai persa,anche perchè l’anno scorso,gli azzurri sono stati una vera delizia per gli occhi e tutti gli appassionati di calcio dovrebbero sperare nel ritorno di questa grande bellezza,che è stata applaudita fino a poco tempo fa,non solo in Italia,ma anche nel mondo,ricordandosi che ci sono ancora giocatori come Natan e Lindstrom,che non hanno potuto ancora dimostrare il loro vero valore.

 

A cura di  Garavaglia Lorenzo