Prosegue senza sosta il calendario degli eventi artistici e culturali in Giappone per celebrare i 150 anni delle relazioni diplomatiche bilaterali tra l’Italia e il paese del Sol Levante. Dal primo marzo al 12 giugno, in mostra al National caravaggio 1Museum of Western Art di Tokyo, e’ la volta di Caravaggio, considerato uno dei piu’ grandi artisti nella storia della pittura italiana e occidentale, con il suo realismo e il gioco drammatico di chiaroscuri, oltre a essere ritenuto il precursore della stagione barocca. La rassegna e’ organizzata dal canale pubblico giapponese NHK e dal giornale Yomiuri Shimbun, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri del Giappone e la collaborazione dell’ambasciata giapponese a Roma e l’ambasciata d’Italia a Tokyo. Nel messaggio di inaugurazione, l’Ambasciatore italiano in Giappone Domenico Giorgi ha tenuto a sottolineare che, “pur essendo la fama di Caravaggio via via cresciuta dagli anni 50 in
poi, fino a diventare uno dei pittori piu’ conosciuti e
apprezzati in Italia, quanto e forse piu’ di Michelangelo, i suoi
dipinti erano ancora relativamente poco conosciuti in Giappone”.
A questo proposito, ha spiegato l’Ambasciatore, la sede italiana
si e’ impegnata con particolare determinazione per portare a
Tokyo ben 11 tele originali, e per la prima volta in assoluto
anche la “Maddalena in estasi”, recentemente scoperta in una
collezione privata. In totale la mostra propone circa 50 tele
tra opere del maestro e dei numerosi pittori che in tutta Europa
subirono la sua influenza, insieme a del materiale documentario
che fa chiarezza sulla complessa vicenda umana e artistica del
pittore milanese.
Secondo la curatrice Rossella Vodret, gia’ Soprintendente
Speciale per il Polo Museale Romano, “Caravaggio e’ stato un
genio assoluto che ha rivoluzionato l’arte del suo tempo
attardata su sterili e ripetitivi moduli tardo manieristici,
basati sugli esempi dei grandi maestri del rinascimento,
Raffaello e Michelangelo in primis”.
I prodotti artistici saranno raggruppati per area tematica e
ogni gruppo e’ creato intorno ad un’opera chiave di Caravaggio.
Un fascino che, secondo la curatrice, e’ destinato a durare: “La
rappresentazione della realta’ cosi’ come appariva, senza alcuna
idealizzazione, la scelta di raffigurare personaggi a grandezza
naturale, proiettati in primo piano dal fondo neutro o scuro e
illuminati da una luce forte e diretta che crea raffinati giochi
chiaroscurali, costituiscono l’essenza della sua modernita’ e la
ragione del suo fascino che ha sedotto tutto il mondo”

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