E’ una ritualità antica quella che avvolge la politica della nostra città. Una sorta di “corsi e ricorsi storici” di Giambattista Vico. Come qualcuno ha riportato, fosse ancora vivo, Montanelli li iscriverebbe d’ufficio nel partito dei «rieccoli». Certo non stiamo parlando di Fanfani, il «rieccolo» per eccellenza. Eppure, rivedere, o rischiare di vedere, moretto 1sulle schede elettorali che ci verranno consegnate alle prossime elezioni comunali alcuni vecchi nomi procura la sensazione di un salto all’indietro. Uno per tutti Bassolino il cui nome è stato enfatizzato da Il Mattino in un suo articolo a più riprese. Le candidature a sindaco sono aperte a tutti, come è giusto. Ma rivedere riecheggiare ancora una volta volti e personaggi (Bassolino, appunto) che hanno fatto il loro tempo e che hanno saputo trasmettere alle classi politiche successive solo le nefandezze di politiche personali, corsa alle poltrone e al potere locale e nazionale non fa certamente bene ad un altro capitolo della storia politica che da qui si verrà a scrivere per la nostra città. Sembra proprio che alcuni giornali vogliano legittimare il loro operato politico sicuramente negativo per Napoli. Non è certamente un attacco personale all’ex Sindaco, all’ex Ministro e all’ex Governatore della Regione Campania, Antonio Bassolino, ma uno tra tutti: l’eredità politica che ha lasciato ai suoi successori (Caldoro e De Magistris) non è una delle più fortunate. Tanto che ne hanno pagato e ne stanno pagando ancora lo scotto. Ma in politica ora è tempo di aria fresca, di volti nuovi ed emergenti, di politici che sanno stare tra la gente, comprenderne le esigenze e risolvere i numerosi problemi della città, volti insomma “puliti”. E in questo la stampa cittadina dovrebbe svolgere bene il suo ruolo ricercando ed indicando professionalità politiche nuove o alle quali la politica cittadina o il partito di turno non ha saputo dare il giusto spazio, abbandonando il ruolo mediatico che sempre più svolge quotidianamente e ricercando invece le verità “nascoste” per il bene della città.