Dopo aver sfilato a Roma a gennaio nelle sale della Galleria d’Arte Moderna, Francesco Scognamiglio ha celebrato i 20 anni della sua maison con un defilé a Capri che rende omaggio alle proprio radici partenopee. Hanno sceso la
scalinata della iconica Piazzetta di Capri, abiti da red carpet ispirati proprio a Capri nelle linee classiche del peplo
greco-romano che disegnavano una silhouette fluida e sinuosa. In pedana abiti in seta e jersey leggeri che avvolgono il corpo come onde del mare. Drappeggi lacerati che alludono alla forza dell’amazzone; cristalli Swarovski che giocano con la luce, piume di struzzo nei colori dei fiori dell’isola, dal lilla più tenue alla rosa nera. La palette spazia dal rosso corallo al color uva chiaro, dal rosa caramello al verde-acqua, con punte di nero profondo, eco degli abissi. Scognamiglio ha portato in scena per la prima volta anche l’uomo: un aristocratico partenopeo che veste di giacche costruite con una sartorialità tipicamente napoletana. A interpretare lo stile maschile in pedana, il napoletano Raffaele Capuano che fu scoperto dallo stilista a 15 anni a Capri e che oggi all’età di 21 anni, interpreta al meglio l’immagine aristocratico-contemporanea di Scognamiglio.
Napoletani anche i tessuti pregiati che compongono camicie
dalla lavorazione preziosa e giacche dal profilo decostruito e
raffinato. Gran finale di una passerella che è stato il ritorno,
atteso, dell’Alta Moda a Capri è l’abito épouse: un long-dress
interamente ricamato a mano e intarsiato di cristalli e cordoni
di seta, un omaggio alla beauté di un parterre internazionale
che ogni anno arriva da tutto il mondo e che nella storica
Piazzetta di Capri.