Napoli all’avanguardia nella cura delle malattie endocrine rare, poco conosciute ma piu’ diffuse di quanto si possa credere e spesso letali; per questo – sottolinea un comunicato – il Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia salute 1dell’Universita’ Federico II (e Centro di eccellenza nazionale e internazionale per le malattie endocrinologiche rare e per le malattie ipofisarie) diretto da Annamaria Colao ha organizzato un summit da oggi fino a sabato prossimo, 7 maggio, con i maggiori esperti italiani e internazionali pronti a fare il punto sullo stato dell’arte, in particolare per una patologia ipofisaria rilevante come “l’acromegalia” e sui disturbi correlati”. ”L’acromegalia e’ una malattia endocrina rara e severa – evidenziano gli esperti – che colpisce entrambi i sessi dovuta a un tumore ipofisario benigno che induce una ipersecrezione dell’ormone della crescita GH (growth hormon) che a sua volta esercita i suoi effetti aumentando la produzione di un altro ormone, il fattore di crescita insulino-simile-1, IGF-1,
prodotto principalmente dal fegato. L’azione combinata dei due
ormoni produce l’acromegalia, modificazioni somatiche per cui si
assiste a un aumento di volume delle estremita’ e del volto.
Importanti le complicanze a livello cardiovascolare,
respiratorio, reumatologico, metabolico e sessuale. Lunghissimo
il tempo medio necessario per arrivare a una diagnosi, circa 8
anni, per una patologia che, se non trattata, presenta una
mortalita’ molto elevata”.
L’appuntamento napoletano servira’, si evidenzia, ”anche a
trattare il tema della gestione medica e chirurgica del paziente
affetto da acromegalia, saranno discussi gli sviluppi della
ricerca e le piu’ interessanti novita’ sulle terapie mediche. Il
Corso e’ strutturato secondo un’impostazione multidisciplinare e
dialettica: alle letture del singolo esperto si alterneranno
gruppi di lavoro di giovani specialisti coordinati da un
tutor/senior su argomenti specifici della letteratura
scientifica al termine dei quali verra’ prodotto un documento da
cui partire per realizzare un editoriale, un comment, una review
o mini-review”.
”La diagnosi dell’acromegalia e’ ancora un bisogno medico non
risolto, in quanto i medici che hanno una limitata o nulla
esperienza della malattia non la riconoscono, mentre e’
necessario un primo sospetto diagnostico per indirizzare il
paziente a un Centro di riferimento dove endocrinologi
specializzati in questa patologia siano in grado di
diagnosticarla con certezza e trattarla: in caso contrario la
mortalita’ dei pazienti e’ 3-4 volte piu’ elevata rispetto a quella
della popolazione generale – afferma Colao – il rischio di
decesso, correlato soprattutto alle complicanze cardiovascolari
e respiratorie, non dipende solo dalla terapia ma anche dalla
precocita’ diagnostica. Uno studio condotto dal nostro Centro, in
parallelo con la Bulgaria, dimostra che quando l’acromegalia
viene diagnosticata tempestivamente e trattata correttamente la
mortalita’ diventa sovrapponibile a quella della popolazione
generale”.
Il Centro di riferimento in endocrinologia dell’Universita’
Federico II di Napoli ”e’ una struttura all’avanguardia in
Italia per la diagnosi e la cura dell’acromegalia, dei tumori
ipofisari e della sindrome di Cushing. Oltre alle competenze del
personale sanitario, e’ dotata di laboratori d’avanguardia e
conduce ricerche sia cliniche, sia di base su nuove molecole, in
particolare per l’acromegalia e per il Cushing, con l’obiettivo
di mettere a disposizione dei pazienti armi terapeutiche sempre
piu’ efficaci nel curare queste patologie rare ma di estrema
gravita’

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