Pasqua, i giovani lavoratori esclusi dai sostegni Diminuisce di un altro 1,8% il reddito delle famiglie, sale al 52% la pressione fiscale. Crolla la fiducia nel futuro Rispetto al 2019, l’era precedente al Covid, per le feste si spenderà il 40 per cento in meno. L’Istat segnala un’ulteriore caduta dell’1,8 per cento nelle entrate delle famiglie. E una su cinque è convinta che le condizioni di vita peggioreranno ancora.
L Italia è più povera II conto della pandemia secondo Istat. Giù del 40% i consumi a Pasqua, i giovani lavoratori esclusi dai sostegni Diminuisce di un altro 1,8% il reddito delle famiglie, sale al 52% la pressione fiscale. Crolla la fiducia nel luti] Virus, salgono i ricoveri. Tutte le Regioni in rosso Per Pasqua gli italiani spenderanno il 40% in meno rispetto al 2019, quando la pandemia di Covici ancora non c’era. Negli ultimi tré mesi del 2020 le famiglie si sono ritrovate con un reddito inferiore dell’l,8% rispetto ai tré mesi precedenti. Lo certifica l’Istat. I lavoratori più giovani restano esclusi dai sostegni. Intanto, calano i nuovi contagi da coronavirus ma aumentano i ricoveri. Regioni in zona rossa fino a martedì. La Pasqua povera degli italiani Crollano redditi e consumi Rispetto al 2019, l’era precedente al Covid, per le fcsce si spenderà il 40 per cento in meno. Listai segnala un’ulteriore cadi dell 1,8 per cento nelle entrate delle famiglie. E una su cinque è convinta che le condizioni di vita peggioreranno ancora di Roberto Petrini ROMA – Sarà una Pasqua magra, o come la definisce la Confcooperative una Pasqua di “austerity”. Sicuramente sarà la seconda deH’era Covid che da un anno flagella il mondo. Rispetto al 2019, quando il virus eraancora lontano, gli italiani spenderanno il 40 per cento in meno, forse salveranno l’agnello, l’uovo e la colomba, ma perii resto la mensa sarà modesta, i ristoranti chiusi, le gite del lunedì una semplice speranza per il prossimo anno. Sono le cifre dell’Istat, piegate alla mesta descrizione dell’economia del coronavirus e dei lockdown, a dipingere il quadro desolante dell’Italia nei giorni difficili delle festività. La rincorsa negativa parte dall’ultimo trimestre dello scorso anno che si è chiuso con una caduta del Pii di quasi il 9 per cento: in questi tré mesi finali del 2020 emerge tutto il pessimismo e la scarsa fiducia delle famiglie italiane che si sono trovate nelle tasche un reddito inferiore dell’1,8 per cento rispetto ai tré mesi estivi e che hanno deciso di ridurre i consumi ancora di più, di 2,5 punti percentuali.