La collezione femminile di alta moda di Dolce & Gabbana, presentata a Firenze con uno show attorno
alla scalinata del giardino di Villa Bardini, con vista unica
sulla citta’ , per circa 200 ospiti, tra cui Monica Bellucci, lady
Kitty Spencer, top client e stampa. E invece si chiama
Rinascita, una scelta studiata (e desiderata) dagli stilisti.
“Ci siamo ispirati a Giovan Battista Giorgini, quando ha
fatto la prima sfilata di alta moda nel 1951 – hanno spiegato in
conferenza stampa Domenico Dolce e Stefano Gabbana -. Come ci ha
insegnato la rinascita della moda e’ nata dall’alta moda, qui a
Firenze. Ha avuto l’intuizione di lavorare con le sartorie, dare
una visione della sartoria italiana al mondo intero, portando la
stampa internazionale a Firenze. E’ un sogno che avevamo dalla
prima sfilata di alta moda”. Cosi’ gli occhi sono puntati sugli
anni ’50, quando anche Cinecitta’ apri’ le porte alle attrici
internazionali. “E’ l’italian beauty, la classica bellezza
italiana – hanno aggiunto -, ci siamo ispirati a quel periodo e
a molti lavori degli artigiani, ad esempio i tavoli intarsiati
con la pietra”.
Dalla scalinata di Villa Bardini sono scese 89 modelle, tra
cui Chiara Scelsi, con una serie di abiti con la gonna a ruota,
intarsiati con 2000 pezzi di stoffe diverse che rappresentano le
vedute di Firenze. Tributo a Firenze anche con stampe-cartolina
della citta’ su gonne, abiti e mantelle dai colori pastello. “Per
riprodurre le perfette proporzioni delle architetture cittadine
sugli abiti ci si e’ rifatti alla tecnica particolare del mosaico
fiorentino in marmo e pietre dure – hanno spiegato ancora gli
stilisti -. Attraverso l’accostamento di diversi tessuti,
broccato, velluto, pelle, pitone, seta, pizzo, le sarte sono
riuscite a ricreare la tridimensionalita’ della cupola del Duomo
e l’effetto bugnato della facciata di Palazzo Vecchio”.
Cristalli, perle e cannette poi a impreziosire ogni superficie.
E poi look impreziositi da raffia, piume, uncinetto, pietre
dure, ma soprattutto fiori, anche applicati con 25 tessuti
diversi. È stato il giardino di Villa, ricco di rose, iris,
glicine, dalie, a ispirarli. ”La bellezza del parco, con
l’armonia dei colori e la varieta’ dei fiori, ha ispirato molte
delle nostre creazioni sartoriali” hanno spiegato mentre “lo
studio delle forme, dei volumi e delle proporzioni nei tailleur,
nei cappotti e in generale nei capispalla affonda le proprie
radici nell’arte della sartoria italiana”. Un’arte che il duo
ha portato in azienda. ”Abbiamo aperto a Milano un nuovo
laboratorio con giovani sui 20-30 anni, facciamo tutto li’ .
Avevamo aperto la sartoria, ora abbiamo anche il ricamificio.
Tutto e’ fatto in casa a Milano. La forza del nostro paese e’
l’artigianalita’ ”. La stessa passione che anima l’azienda e le
sue clienti, venute a Firenze da ogni angolo del globo per
assistere allo show, che si e’ concluso tra gli applausi e fuochi
d’artificio sulle note de La Traviata.