A cura di Teresa Lucianelli

Al mitico Don Alfonso 1890, Sant’Agata sui Due Golfi (Massalubrense), lunedì 10 luglio alle ore 19, verrà presentato in anteprima alla presenza dell’autore: “Don Alfonso 1890 – Salvatore Di Giacomo e Sant’Agata sui Due Golfi”, libro del senatore sorrentino Raffaele Lauro

“Don Alfonso 1890 – Salvatore Di Giacomo e Sant’Agata sui Due Golfi” si presenta come romanzo celebrativo teresa-1supportato da fonti acclarate, con riguardo agli aspetti storico, culturale e turistico della Terra delle Sirene. Un territorio “baciato da Nostro Signore” per la sua incommensurabile bellezza e fertilità, arte e cultura, altissime competenze, del quale il Don Alfonso 1890 rappresenta per eccellenza indiscussa il simbolo della ristorazione e dell’ospitalità ai massimi livelli, esempio inimitabile della preziosa ricerca nell’Alta Cucina. Un vanto tutto partenopeo grazie al quale la Campania è patria della location consacrata al primo posto in Italia dalla clientela mondiale ed al quinto tra tutte le nazione del Mondo. Oltre le stelle, l’indiscusso talento riconosciuto appunto mondialmente, che premia il Don Alfonso per soddisfazione dei consumatori, qualità, creatività, tecnica, genuinità ed eccellenza degli ingredienti, servizio, accoglienza, location, critica.

teresa-2Il programma prevede in primis il benvenuto agli ospiti degli eccellenti padroni di casa Alfonso e Livia Iaccarino, poi saluti istituzionali di Lorenzo Balducelli, primo cittadino di Massalubrense, quindi introduzione del direttore Rai Vaticano Massimo Milone che modererà anche l’incontro. Di seguito, intervengono: il presidente Jeunes Restaurateurs d’Europe, Ernesto Iaccarino; il saggista Riccardo Piroddi; l’avvocato Salvatore Ravenna; il giornalista Antonino Siniscalchi; Sergio Corbino, consigliere Accademia Italiana della Cucina e fondatore dell’Università della Cucina Mediterranea. Conclude sono l’on. Ettore Rosato, presidente Gruppo PD Camera dei Deputati.

Inoltre, un concerto della cantante Francesca Maresca; ad accompagnarla al pianoforte, il maestro Luigi Belati. Nel repertorio, le più belle e significative canzoni di Salvatore Di Giacomo, citate tra l’altro nel romanzo che verrà presentato. Brani intensi e perfettamente congeniali alla manifestazione. L’evento si svolgerà nel lussureggiante giardino mediterraneo del Don Alfonso 1890.

l libro è dedicato alla rappresentativa storia imprenditoriale e gastronomica di Alfonso Costanzo Iaccarino, fondatore della dinastia ed alla fama di eccellenza internazionale del nipote, lo chef pluristellato, Alfonso Iaccarino. Nelle teresa-4pagine fitte di accadimenti, scritte in uno stile coinvolgente, tanti personaggi celebri della canzone classica napoletana, della lirica, della cultura e della politica, legati a don Alfonso Costanzo, alla Pensione Iaccarino e a Sant’Agata sui Due Golfi; non solo, anche ad Agerola: Enrico Caruso, Salvatore Di Giacomo, Roberto Bracco, Francesco Cilea, Norman Douglas e il sorrentino Saltovare e tanti altri illustri tra ministri, scrittori, poeti, artisti. Ancora, nella seconda parte, gli estimatori dello chef pluristellato Alfonso Iaccarino e della moglie Livia: i presidenti della Repubblica, Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi, i famosi cantanti Lucio Dalla e la francese Mireille Mattieu; Nello Lauro, fratello dell’autore.

La narrazione d’impronta manzoniana, è basata, su una solida documentazione storica. L’emigrazione in America alla ricerca di lavoro, a soli quattordici anni e da solo di Alfonso Costanzo rappresenta uno spaccato sull’emigrazione italiana di fine Ottocento ed i suoi drammi, di interesse economico, sociale e psicologico, a partire dalla questione meridionale.

teresa-3Poi c’è la caccia alle quaglie, che rappresenta da sempre la passione dei santagatesi di ogni età e sesso ed in questo testo fornisce amabilmente l’occasione per analizzare, per la prima volta, lo sviluppo economico del borgo, dall’800 al 900 e per diffondere allo stesso la conoscenza dei piatti popolari della cucina tradizionale locale, che costituiscono una valida e significativa espressione della cultura di un popolo, a partire dal brodino di tordo somministrato ai neonati nello svezzamento, ricco di principi nutritivi ed allo stesso tempo digeribile e gustoso.