– Fare molti sogni potrebbe allungare la vita: infatti uno studio pubblicato sulla rivista
Jama Neurology mostra che avere una fase REM (la fase del sonno
legata ai sogni) piu’ breve o disturbata si associa a maggior
rischio di morte per tutte le cause. Lo studio e’ stato condotto
presso la University of California a San Diego da Sonia
Ancoli-Israel.
In generale la carenza di sonno e’ stata gia’ associata a
maggior rischio di morte per tutte le cause, ma non in
particolare la fase REM del sonno, nota comunque per la sua
importanza nel consolidamento dei ricordi e nel fisiologico
riequilibrio della biochimica cerebrale. Una riduzione della
durata della fase REM potrebbe portare a deficit di memoria e
performance cognitive inferiori, inoltre le apnee notturne che
si verificano durante la fase REM sono state collegate a
pressione alta e mortalita’ per cause cardiovascolari.
Tuttavia questo e’ il primo studio ad indagare il rapporto
tra qualita’ del sonno REM e rischio di morte. Gli esperti hanno
considerato due distinti campioni di individui, un gruppo di
2675 maschi e un gruppo di 1375 uomini e donne. La qualita’ del
loro sonno e’ stata misurata con uno strumento da polso che
registra diversi parametri durante le fasi del sonno. È emerso
che il rischio di morte per malattie cardiovascolari e il
rischio complessivo aumentano del 13% nell’arco di 12 anni per
ogni riduzione del 5% della durata della fase REM.
Si tratta ovviamente di uno studio di osservazione che di per
se’ non consente di stabilire un rapporto di causa ed effetto tra
sonno REM e rischio di morte.