Non e’ la prima volta che si parla dell’estate 2023 come quella della riscossa, ma con le indagini di Assoturismo Confesercenti e dell’Enit ci si focalizza sugli stranieri che tornano a fare da traino al turismo italiano. “I dati della stagione estiva sono molto incoraggianti ed evidenziano la costante crescita del settore che si avvia a superare i numeri del 2019. Un comparto fondamentale per la crescita della nazione su cui il governo sta investendo molto” commenta la ministra del turismo Daniela Santanche’ .
Nel trimestre estivo il sistema ricettivo italiano – secondo i dati del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo – dovrebbe registrare 212,8 milioni di presenze, circa 12,5 milioni in piu’ rispetto all’estate 2022 (+6,2%). A trainare la
crescita, ancora una volta, i turisti stranieri (+9,6%).
Previsioni positive, che potrebbero anche migliorare: la
sensazione di tutto il comparto e’ che i valori ritorneranno
oltre i livelli pre-Covid grazie alle partenze di coloro che
ancora non hanno programmato il viaggio. In particolare il
crollo degli stranieri scatenato dalla pandemia e’ stato
recuperato, e quest’estate ci saranno piu’ turisti stranieri
rispetto al pre-Covid. Si prevedono infatti per il trimestre
oltre 101,2 milioni di presenze straniere, il +9,6% rispetto
allo scorso anno e un valore piu’ alto (+0,9%) anche di quello
registrato nell’estate 2019. Gli incrementi piu’ significativi
sono stati segnalati per i flussi tedeschi, francesi, svizzeri,
olandesi, britannici, austriaci e belgi. Tra i mercati
extraeuropei aumentano soprattutto i visitatori Usa.
Anche il numero di turisti italiani continua a crescere,
sebbene piu’ lentamente. Per l’estate si prevede un aumento del
+3,3%, con oltre 111,6 milioni di presenze stimate, ancora il
-1,2% rispetto al 2019. Dunque, per la prossima estate dovrebbe
ridursi sensibilmente la differenza tra le due componenti del
mercato: la quota della domanda italiana e’ stimata al 52,4%,
contro il 47,6% della domanda estera (i valori del 2019 erano
rispettivamente 52,9% e 47,1%).
Buone previsioni sull’estate anche da parte dell’Enit su dati
Data Appeal e Unwto: i passeggeri aeroportuali attesi in Italia
stando a oggi sono almeno 1.844.000, di cui l’84% di origine
internazionale e il 16% italiana. A giugno attesi almeno 944mila
arrivi, in aumento del +8,6% rispetto al 2022. In particolare
l’Italia fa gola agli americani. Gli Usa infatti sono il primo
mercato di provenienza, in termini di passeggeri aerei, con
un’incidenza del 26,3% sul totale estero previsto nel trimestre
estivo. Sul podio anche Francia (6,1%) e Spagna (4,7%) che
insieme raggiungono una quota parte dell’11%.
“Finalmente quest’estate, dopo tre anni, possiamo dire che e’
i visitatori stranieri sono tornati ai livelli pre-pandemia,
anche se sul fronte della domanda italiana si sente l’erosione
della capacita’ di spesa delle famiglie”, commenta Vittorio
Messina, presidente di Assoturismo. Ma i buoni risultati non
devono farci dimenticare vecchi e nuovi problemi, dalla mancanza
di infrastrutture alla concorrenza sleale dell’abusivismo
turistico, dalla carenza di personale all’incremento dei tassi
di interesse sui mutui. “Il Piano Strategico – chiude Messina –
deve essere l’occasione per programmare insieme alle parti
sociali, come non si e’ mai fatto, il futuro del turismo
italiano, tra i piu’ vitali della nostra economia”.