Sarà Elisa, con il Vh1 storytellers, ad aprire ufficialmente la seconda Milano Music Week che dal 19 al 25 novembre porta in 70 luoghi diversi della città oltre 200 artisti e che ha in cartellone 135 live oltre a djset e incontri. La Music Week “rappresenta un’importante piattaforma di comunicazione, non solo milanese ma anche nazionale – ha spiegato alla presentazione l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno -, che vuole essere il più possibile partecipata, e per questo coinvolge tutti i quartieri, anche i più lontani dal centro, con una programmazione che nasce dal tessuto sociale e produttivo della città e offre quindi una pluralità di proposte e linguaggi”.
Dall’Apple Store, al primo Starbucks italiano, all’Istituto dei tumori, al Mare culturale urbano la settimana della musica invade la città dal centro alla periferia coinvolgendo dalle grandi label alle piccole case discografiche indipendenti. D’altronde Milano ospita 2.600 eventi musicali l’anno con un giro d’affari di 950 imprese (+2,7% in un anno), cioè il 9,6% di quelle italiane.
Baby K, Nicola Piovani, Riccardo Sinigallia, Emma Marrone, Marracash che intervista il sindaco Giuseppe Sala sono alcuni degli artisti coinvolti nel palinsesto che include anche moenti di formazione e di approfondimento come il Linecheck Music Meeting and Festival, la principale music conference italiana.
“Il concetto portante di questa edizione di Milano Music Week è il racconto della musica. Una settimana in cui si potranno conoscere tutte le fasi di creazione, produzione ed esecuzione musicale” ha chiosato Luca De Gennaro, curatore della Milano Music Week e Vice Presidente Talent & Music di Viacom International Media Networks.
La music week è promossa dal Comune di Milano Assessorato alla Cultura, SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori), FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), ASSOMUSICA (Associazione Italiana Organizzatori e Produttori Spettacoli di Musica dal Vivo) e NUOVOIMAIE (Nuovo Istituto Mutualistico Artisti Interpreti o Esecutori), con il patrocinio del MiBAC Ministero per i Beni culturali.