De Luca raccomanda alle Diocesi della Campania e ai cittadini di assicurare , nello svolgimento delle funzioni religiose, il puntuale rispetto dei protocolli e misure di sicurezza vigenti» per evitare la diffusione del contagi. Vietati anche gli spostamenti in entrata e in uscita dalla Campania vietati, mentre il 3, 4 e 5 è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso tra le 5 e le 22, nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone con disabilità o non autosufficienti conviventi. Resta vietato – si legge nell’ordinanza – ogni spostamento in entrata e in uscita dal territorio regionale nonché all’interno del medesimo territorio. Dalle limitazioni è escluso, chiaramente, chi si muove per motivi di lavoro, necessità e salute. Consentito invece il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza abituale. L’ulteriore giro di vite sui basa sui dati acquisiti dall’Unità di crisi elaborati dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità «che prevedono per a Campania un Ripari a Ì,3Ì, con intervallo di confidenza tra 1,27 e i,34». Un dato che attesta, si legge nell’ordinanza, «un nuovo aumento della contagiosità sul territorio regionale». Nella settimana tra il 15 al 21 marzo il dato dell’Rt per la Campania si attestava ali’1,05. Questo aumento della contagiosità, insieme ai «casi di affollamento e assembramenti registrati già nella scorsa domenica delle Palme in prossimità di alcuni edifici di culto», spinto la Regione Campania a emanare la nuova ordinanza.