Il grande evento promosso dal Provveditorato alle OO.PP, sulla cultura della sicurezza stradale, il “4° Festival dell’Arte per la Sicurezza Stradale – Occhio alla strada ” che nel prossimo mese vedrà premiati i vincitori del concorso cultura 1riservato agli alunni d’ogni ordine e grado degli istituti scolastici campani è stato presentato presso lo storico Palazzo del Provveditorato alle Opere Pubbliche Campania, Molise, Puglia e Basilicata, in via Marchese Campodisola 21, Napoli. Un gruppo di prescelti studenti dell’ultimo anno dell’Istituto Superiore “IPSIA Casanova”, hanno affollato la sala conferenze del Provveditorato alle OO.PP. ed hanno partecipato all’incontro della giornata dal tema: “Uso e abuso di alcool: sue tragiche conseguenze alla guida de i veicoli” incontrando alti dirigenti Statali quali : il Dir. Gen.le Territoriale del Sud Paolo Delli Veneri, Il Dir. Della Motorizzazione Civile Giovanni Di Meo, dalla Prefettura di Napoli il Dott. Pannone, della Polizia Stradale il Dott. Natale e il Direttore dell’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida. Va ricordato, che il programma relativo alla IV edizione del sopra citato concorso è iniziato già nell’anno scolastico 2014 presso l’Istituto Comprensivo “Massimo Troisi ” di San Giorgio a Cremano-Napoli, dove protagonosti sono stati i bambini della scuola elementare. Proprio così, perchè l’educazione deve essere impartita iniziando dai più piccoli, in modo tale che, quando si arriva ad un’età matura per i tanto attesi patentini per motocicli, e poi in seguito a quelle per le auto, i ragazzi si sentono pronti ad affrontare il bello della guida, conoscendo attentamente i pericoli della strada e come prevenirli. In quella occasione, ha presenziato anche il Console Americano Colomba A. Barrosse, perchè questo progetto ha visto protagonisti oltre 6.000 studenti di scuole di vario ordine e grado, italiane e straniere, tra le quali la scuola americana “The International School of Naples” e quella francese “Ecole Française de Naples A. Dumas”. Una manifestazione apprezzata fortemente dal Presidente della Repubblica Italiana che ne ha riconosciuto l’alto valore sociale con una medaglia in onore all’iniziativa che il presidente Napolitano fece consegnare nel corso delle premiazioni dell’edizione 2014 di questa manifestazione. La mattinata è stata colmata da interventi teorici e pratici, come ad esempio si è discusso del livello alcolico nel sangue. Diverse le domande dei ragazzi che hanno seguito con attenzione tutte le fasi del convegno, una delle quali a cosa si può incorrere bevendo un semplice bicchiere di birra e mettersi subito dopo alla guida. Quali sono le sanzioni e le conseguenze a cui si vanno incontro per un mancato rispetto delle regole. “Purtroppo,- ha risposto l’Ing. Di Meo, Capo della motorizzazione civile – in base al grado alcolemico nel sangue, la pena minima è la sospensione di un minimo di 3 mesi della patente, ad un massimo di 6 mesi (aumentando il numero di bicchieri ) con conseguenze penali. Quindi invito tutti voi, alla cultura della sicurezza stradale con rischi e pericoli, e la consapevolezza dei limiti, sapendo scegliere bene dove, come, e quando fermarsi. Tutti abbiamo un destino, ma sarebbe preferibile che non lo disegniamo noi con le nostre stesse mani”. Scegliere di mettersi alla guida brilli, oppure ubriachi, significa andare incontro ad un destino crudele, che ci porta verso danni irreversibili alla nostra persona e addirittura alla morte. Scegliere di guidare in condizioni di ebrezza significa diventare “assassini ” perchè in questo contesto la macchina o lo scooter sono delle armi che uccidono a sangue freddo delle persone innocenti, che non hanno colpa, ma l’unica loro colpa è di stare nel posto sbagliato al momento sbagliato o nel luogo del delitto con il proprio assassino che spesso è l’amico del cuore, uno sconosciuto o persino un parente. Come si può sopportare per chi resta illeso un dolore ed una colpa del genere? come può un genitore accettare l’idea di non vedere il proprio figlio che fa ritorno a casa, quando poi la legge della natura ci insegna che dovrebbe essere il contrario! Impariamo ad amare la guida nel rispetto delle persone, di quelle che ci sono accanto e di quelle che continuamente incontriamo lungo il nostro percorso. Impariamo a conoscere la soglia di sicurezza, che deve passare attraverso il rispetto delle regole, come rispettare i limiti di velocità, indossare un casco, essere attenti e non distrarsi con i cellulari oppure perdere di vista i cartelli stradali, ma rispettare anche quando si è a piedi, le regole della strada. Essere immaturi in questo caso, significa decidere di morire ! Forse i filmati proiettati e le parole degli intervenuti al tavolo della conferenza “Uso e abuso di alcool: sue tragiche conseguenze alla guida de i veicoli” sono stati troppo duri nel spiegare gli imprevisti della guida, ma sicuramente hanno resa l’idea della realtà che ci circonda. Non a caso negli anni sono state maturate a causa dei tantissimi decessi stradali, norme e regole da rispettare, che hanno ridotto notevolmente il numero di incidenti, ma per combattere il problema alla fonte, bisogna insegnare nelle scuole la prevenzione e l’educazione alla guida. L’Organizzazione Mondiale della Salute, raccomanda ai ragazzi di non assumere alcool nei loro primi 15 anni di vita, ed invita se a questa raccomandazione non fosse possibile attenersi, a scegliere a turno un amico che non beva o si sacrifichi a non bere in una serata di festa, in modo che, possa essere l’ angelo custode di tutti nella guida per il rientro a casa, in auto o moto, donando così ai suoi amici la possibilità di vivere una vita intera. Bere alcool rallenta le capacità visive, come quelle delle funzioni celebrali, e sottoporsi ai controlli della polizia stradale, non deve passare come un insulto alla persona, ma anzi come un aiuto a riflettere sul comportamento sbagliato, perchè la Polizia è un ente istituzionale, che difende e protegge il cittadino e quindi agisce sempre per il bene della persona. Non confodiamo il bene con il male, non pensiamo che un blocco stradale sia un ingiuria contro chi ha trascorso una serata in allegra compagnia, ma piuttosto vediamoli come dei genitori che seguono i propri figli indicando loro la giusta strada. Con l’occasione la Croce Rossa Italiana, è intervenuta con una straordinaria presentazione di un pronto soccorso stradale in caso di incidente con lo scooter, dimostrando ai ragazzi presenti, come bisogna comportarsi in casi di incidenti gravi e quanto diventa necessario l’uso del casco. L’Ispettore di Polizia D’ambrosio, ha dato dimostrazione di quanto sia importante fermarsi ad un controllo di polizia per un alcool test, successivamente poi, ha proiettato sullo schermo casi di incidenti mortali avvenuti sulle strade. Documentari agghiaccianti, ma forse l’informazione è l’unica forma di prevenzione. La vita è un dono troppo prezioso, che non può essere affidato nelle mani di incoscienti, perchè il più delle volte è la persona che rimane illesa. Per amore di se stessi, se si è stanchi od ubriachi, bisogna fermarsi, e aspettare, perchè il tempo che si perde lo si recupera a passo di leone durante la vita da vivere, con molta più forza e determinazione. Girate per le cliniche riabilitative e vedete con i vostri occhi cosa succede per una semplice e banale incoscienza. Ancor più significativo è stato il film presentato in aula dagli studenti dell’Istituto Casanova ideato e girato dagli stessi alunni, che li ha visti vincitori del concorso dell’edizione precedente; attori e registi di un documentario, dove un ragazzo che ha deciso di vivere mettendosi alla guida del proprio motorino bevendo un analcolico, perde la vita per colpa di uno che aveva scelto di far festa non curandosi del bene degli altri. Il conduttore delle varie fasi documentative della sicurezza stradale presentate e commentate da esperti nel corso della mattinata di convegno al Provveditorato alle OO.PP , Cav. Anrtonio D’Ambrosio, del Reparto Storico Polizia Stradale, che è artefice dell’espansione di questo concorso, da lui sempre più promosso e coordinato, a chiuso la riuscitissima giornata invitando tutti alla manifestazione conclusiva 2015, in programma il 19 Maggio presso l’Istituto Superiore Casanova di Napoli, dove verrà presentato un nuovo film girato ancora da alunni di altre scuole che discuterà dell’argomento in questione, sperando possa trasmettere un messaggio forte e significativo che sia di grande insegnamento.
Sabrina Abbrunzo

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