Servono misure urgenti in Italia per riuscire a individuare le varianti del virus Sars-CoV-2 e
bloccarle prima che si diffondano: e’ l’appello dell’Italian
Renaissance Team contro Covid, il gruppo che riunisce oltre
mille esperti del mondo accademico, istituzionale e
dell’industria riuniti, a titolo personale e non per conto delle
organizzazioni cui appartengono, per essere di supporto ai
decisori politici e non, per le questioni relative all’emergenza
imposta dalla pandemia di Covid-19 in Italia.
“La situazione in Europa e soprattutto in Italia e’ , a
tendere, estremamente preoccupante. Le misure alternate ‘apri e
chiudi’ intraprese negli ultimi mesi non hanno contribuito a
riportare la situazione sotto controllo e si fa un’estrema
fatica nel tenere stabile il numero delle nuove infezioni
giornaliere”, osserva il fondatore del gruppo, il farmacologo
Carlo Centemeri, dell’Universita’ Statale di Milano.
Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, non
ha dubbi che “stiamo attraversando la fase piu’ critica della
pandemia” e per il microbiologo e virologo Roberto Burioni,
dell’Universita’ Vita-Salute San Raffaele di Milano, “e’
indispensabile potenziare la sorveglianza nei confronti delle
varianti per non farci cogliere di sorpresa”. Il problema delle
varianti e’ anche all’attenzione dell’Agenzia europea dei
medicinali (Ema): “Da Ema stiamo attentamente monitorando le
varianti di Sars-CoV-2 per capirne l’impatto sull’efficacia
degli anticorpi monoclonali e sui vaccini”, dice Marco Cavaleri,
presidente della task force Vaccini dell’Ema.