Tornano a salire i contagi e i ricoveri per il coronavirus in Italia: 190 nuovi casi in un solo
giorno e 27 pazienti in piu’ negli ospedali, con sole tre regioni
– la Valle d’Aosta, il Molise e la Basilicata – a zero. Numeri
che restano bassi ma che non vanno sottovalutati: perche’ da
settimane la curva resta sostanzialmente stabile oscillando tra
i 200 e i 300 casi al giorno e perche’ , sottolinea il virologo
dell’universita’ di Milano e direttore sanitario dell’Irccs
Galeazzi Fabrizio Pregliasco, il peggioramento della situazione
in alcuni paesi europei oltre che in Asia e in America fa si’ che
sia piu’ “pesante e concreto” il rischio di una seconda ondata di
Covid 19″ anche nel nostro paese. Bisogna dunque rimanere su una
linea di prudenza e sara’ questo il filo conduttore del nuovo
Dpcm che il governo dovrebbe varare entro la fine della
settimana, confermando quasi in blocco le misure attualmente in
vigore. Per ora infatti l’Italia e’ stata in grado di
controllare i nuovi focolai, “ma se verranno a mancare le
capacita’ di individuazione rapida” dei nuovi cluster “ed il
rispetto delle misure di prevenzione”, ribadisce Pregliasco,
allora i rischi aumentano.
Un passaggio importante per il nuovo provvedimento del
governo sara’ gia’ domani nella riunione in videoconferenza tra il
Comitato tecnico scientifico e il ministro delle Infrastrutture
e dei Trasporti Paola De Micheli con al centro i nuovi
protocolli per il trasposto pubblico locale. Sara’ quella
l’occasione nella quale gli esperti ribadiranno la loro
contrarieta’ all’allentamento delle misure, non solo per quanto
riguarda treni, bus e metropolitane ma anche per crociere,
discoteche e presenza dei tifosi negli stadi, tutte questioni
all’ordine del giorno della riunione. Sui trasporti la posizione
e’ chiara: il distanziamento di un metro – e dunque la capienza
ridotta – e l’uso della mascherina deve rimanere sia sull’alta
velocita’ sia su treni, metropolitane e bus regionali e locali.
L’unico mezzo di trasporto dove si puo’ viaggiare a pieno carico
e’ l’aereo poiche’ esistono particolari sistemi di filtraggio
dell’aria che viene cambiata ogni 3 minuti. Dal Comitato
arrivera’ invece il via libera agli scuolabus, anche in questo
caso con tutta una serie di prescrizioni e alla fiere, ad
eccezione pero’ di tutta la parte che riguarda la convegnistica.
Anche su discoteche e crociere la posizione del Cts e’
particolarmente critica: nel primo caso, viene fatto notare
dagli esperti, in tutto il mondo le navi sono ancora ferme e
dunque, nel caso si decidesse di riaprire, dovranno essere
osservati protocolli molto rigidi, con la previsione di
ritardare l’imbarco in attesa dell’esito dei tamponi. Per le
discoteche, invece, tecnici e scienziati sono dell’idea che
difficilmente si potranno modificare le norme attualmente in
vigore, dunque una capienza di massimo 200 persone al chiuso e
di mille all’aperto. In ogni caso, la decisione spetta alle
autorita’ locali e saranno loro ad assumersi la responsabilita’ di
scelte diverse. Lo stesso discorso delle discoteche vale per gli
stadi: ad oggi, dicono dal Cts, non ci sono le condizioni
epidemiologiche per consentire il ritorno dei tifosi. La
questione verra’ comunque riaffrontata piu’ avanti, quando ci si
avvicinera’ alla data d’inizio del campionato. Una bocciatura che
lo stesso presidente federale Gabriele Gravina aveva messo in
conto. “Contiamo, se l’evoluzione epidemiologica lo
permettera’ “, che si possa tornare negli stadi, “magari non dalla
prima giornata, mi sembra un po’ottimistico”.
Buona parte dei temi sul tavolo del Cts dovrebbero comunque
finire nel provvedimento del governo. Tra giovedi’ e sabato
dovrebbe essere convocato un Consiglio dei ministri per mettere
a punto il testo e per la durata del provvedimento: non e’ stato
infatti ancora deciso se le misure saranno in vigore fino alla
fine dello stato d’emergenza – attualmente fissato al 15 ottobre
– o se verranno prorogate per un periodo piu’ breve e poi si
stabilira’ piu’ avanti in base all’andamento della curva dei
contagi.