Non si ferma la cultura al Parco archeologico di Ercolano, nonostante lo stop imposto dal decreto
governativo ‘Io resto a casa’. A quasi un mese dalla chiusura
dei cancelli, si sono moltiplicate le proposte di visita e di
approfondimento di tour virtuali nella rete che hanno trovato il
favore del pubblico. E tra le tante iniziative, va ricordata ‘I
Lapilli del Parco archeologico di Ercolano’, un viaggio virtuale
nel sito dell’antica Herculaneum nell’attesa di mostrarsi di
nuovo dal vivo. I Lapilli fino ad ora mostrati riguardano i
Fornici e la Barca di Herculaneum, il Teatro antico di
Herculaneum, la Casa dei Cervi, la ricerca sul cervello
vetrificato.
Tra gli approfondimenti pubblicati in rete dal Parco di
Ercolano, il caso studio della Casa del Bicentenario, restituita
al pubblico dopo oltre trent’anni dalla chiusura, e raccontato
dai protagonisti del progetto. E ancora, la visita virtuale alla
mostra ‘Bound for disaster. Pompei and Herculaneum’ al Moesgaard
Museum della città di Aarhus in Danimarca, dedicata in
particolar modo alle tavolette cerate ritrovate nella città di
Herculaneum, dove il direttore del Parco Francesco Sirano è
nelle vesti di guida virtuale.
Nell’ambito dell’arricchimento delle proposte sui diversi
canali, con gli approfondimenti video, le collaborazioni
internazionali e i contenuti digitali, il Parco di Ercolano sta
implementando anche il canale Youtube e registra una crescita
esponenziale dei follower sul canale Instagram. In piena
attività intanto il partenariato con Herculaneum Conservation
Project per progetti avviati e in preparazione e, nel
quotidiano, con le traduzioni in inglese de ‘I Lapilli del Parco
Archeologico di Ercolano’.
“In questi giorni di smart working stiamo portando avanti i
nostri progetti di conservazione e di valorizzazione. Allo
stesso tempo stiamo facendo davvero di tutto per raggiungere
ogni singolo visitatore nella propria casa – dice Sirano che si
reca puntualmente al Parco per le sue ispezioni – e abbiamo
riorganizzato in maniera rapida ma efficace l’intera offerta di
visita al pubblico, con una totale virtualizzazione della
fruizione e la riformulazione del programma della nostra
comunicazione con una forte implementazione delle risorse che
viaggiano sui canali virtuali. I lapilli di Ercolano mi stanno
particolarmente a cuore, sono pensati proprio per non
interrompere quel filo che ci lega nell’amore per questi luoghi
e nel dovere di condividere la conoscenza”, conclude il
direttore.