Il 2021 inizia con circa 4 milioni di italiani costretti a chiedere aiuto per mangiare durante le
feste, un numero raddoppiato rispetto allo scorso anno. Lo
indica la stima della Coldiretti sulla base dell’ultimo rapporto
di attuazione sugli aiuti alimentari distribuiti con il fondo di
aiuto agli indigenti (Fead) relativo al periodo 1994-2020. E’ la
punta dell’iceberg, rileva la Coldiretti, della difficolta’ in
cui si trova un numero crescente di persone costrette a
ricorrere alle mense dei poveri e ai pacchi alimentari.
Tra gli indigenti, prosegue la nota, il 21% ha meno di 15
anni, quasi il 9% ne ha oltre 65 anni e il 3% e’ senza fissa
dimora. Fra i nuovi poveri c’e’ chi ha perso il lavoro, piccoli
commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, persone
impiegate nel sommerso che non hanno sussidi o aiuti pubblici,
lavoratori a tempo determinato o con attivita’ saltuarie fermate
dalle limitazioni imposte dalla pandemia di Covid-19.
Sono aumentate anche le iniziative di solidarieta’ , con molte
organizzazioni attive nella distribuzione di alimenti e 10.194
strutture periferiche, tra mense e centri di distribuzione,
promosse da 197 enti caritativi.La novita’ di quest’anno e’
tuttavia il crescente impegno da parte di singoli, famiglie,
aziende, enti e associazioni non ufficialmente dedicati alla
solidarieta’ . Quasi 4 italiani su 10 (39%) hanno infatti
dichiarato di partecipare a iniziative di solidarieta’ per
aiutare chi ha piu’ bisogno.Con le feste di fine anno gli
agricoltori della Coldiretti hanno distribuito oltre 5 milioni
di chili di prodotti tipici italiani. “Con la spesa sospesa – ha
detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini -abbiamo
voluto dare un segno tangibile della solidarieta’ degli
agricoltori verso le fasce piu’ deboli della popolazione piu’
colpite dalle difficolta’ economiche. Il nostro obiettivo e’ far
si’ che questa esperienza diventi un impegno strutturale che
aggiunge valore etico alla spesa quotidiana degli italiani”.