Lo ha detto l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, nel corso della cerimonia
per il miracolo di San Gennaro che si e’ svolto nel Duomo di
Napoli, a porte chiuse, per contrastare il contagio del virus.
“Per questi motivi desidero rivolgermi ai responsabili
delle istituzioni per un caloroso, pressante appello.
Muoviamoci! Intervenite subito, perche’ la malavita e’ piu’ rapida
della nostra burocrazia! La camorra non aspetta”, ha aggiunto
Sepe. Da qui l’invito dell’arcivescovo di Napoli “a fare piu’ in
fretta di loro. L’invito pressante e’ per tutti: liberiamoci dal
virus, ma sta a noi napoletani liberarci anche dal virus della
camorra!”. “San Gennaro significa popolo,
rapporto fisico. Vedere una cattedrale deserta fa male ma San
Gennaro ci aiutera’ a superare questo momento”. Lo ha detto il
sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, intervistato da Canale
21, mentre stava raggiungendo la cattedrale dove alle 19, a
porte chiuse, l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio
Sepe, presiedera’ la funzione del miracolo di maggio.
Il sindaco di Napoli interviene nella sua qualita’ di
presidente della Deputazione di San Gennaro, un antico organismo
laico che da oltre 500 anni provvede alla cura della Cappella di
San Gennaro e ne custodisce il tesoro.
Quello di oggi – quello del sabato che precede la prima
domenica di maggio – e’ uno dei tre miracoli che avvengono
durante l’anno: maggio appunto, settembre (in occasione del 19
settembre) e dicembre. – Al termine delle celebrazione della
messa per il miracolo di San Gennaro, e prima di riporre la teca
del sangue nella cassaforte della Cappella, l’arcivescovo di
Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, ha voluto benedire la
citta’ di Napoli dal sagrato della cattedrale.
Accanto il presule il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris,
che e’ il presidente della Deputazione di San Gennaro.