Sono trascorsi due anni dall’inizio della pandemia, due anni di presentazioni online per Burberry. Ma oggi la sfilata dell’iconico brand inglese e’ stata
letteralmente “servita” a tavola, come un succulento pranzo, a
Londra, nella sala piu’ grande della Central Hall Westminster,
una delle piu’ grandi sedi di conferenze ed eventi del centro
della capitale britannica, edificio d’interesse storico
culturale che si affaccia sull’Abbazia di Westminster.
“Era importante per me esplorare il significato di
appartenenza, come le nostre radici influenzino la nostra
identita’ e come il potere della comunita’ e dell’unione sia cio’
che veramente dona un significato al mondo”: ispirato da Londra
e dallo spirito del brand che ha oltre 130 anni, Riccardo Tisci
ha disegnato una collezione che cattura dunque l’essenza
britannica che Burberry incarna a pieno titolo. Rivestito nella
caratteristica tonalita’ marrone di Burberry, il pavimento della
Great Hall e’ stato trasformato in una sala da pranzo: sei tavoli
apparecchiati con tovaglie bianche, posate, piatti e bicchieri
spiccavano nella sala semibuia come occhi di bue. Gli ospiti
assiepati attorno ai tavoli a “gustare”, come pietanze, i
raffinati capi della collezione. Nel ricco parterre, Adam
Driver, Carla Bruni, Dixie D’Amelio, Kate Moss, Naomi Campbell.
Ad accompagnare il fashion show un’esibizione dal vivo della
London Contemporary Orchestra di Max Richter e Michael Nyman e
delle voci di un coro di cento elementi.
Appare prima l’uomo Burberry. Scende dalle scale laterali del
palcoscenico dove in genere siedono i relatori dei congressi.
Indossa giacche da aviatore, car coat e giubbotti bomber
ispirati alle uniformi subculturali britanniche, ricostruiti con
pannelli a spalle scoperte in lavorazione a coste, montone o
faux-fur. Montgomery con cappuccio in lana rossa e terra riletti
con cinturini max in pelle. Car coat in cotone melange
antracite; giacche in cotone cerato e field jacket trapuntate a
rombi con maniche scultoree e stringhe in vita. E’ un uomo che
porta invariabilmente pantaloni sartoriali a vita alta con
dettagli di corsetto a vista con polo, oppure gonne al suolo in
tessuti trapuntati a rombi, pelle e cotone cerato, oltre a
trench ricostruiti con bottoni logo lucidi. La sartoria presenta
camicie con cappuccio in check beige e marrone betulla,
indossate con pantaloni di lana neri dettagliati con pannelli
check drappeggiati. Il design dell’Equestrian Knight e lo stemma
della foglia di quercia sono rinnovati, con motivi d’archivio
ricamati su una sovra-camicia imbottita in nylon, su una camicia
a quadri e felpa in cotone e stampati sulle gonne. In testa,
appare un cappellino da baseball ricostruito, aperto sul retro e
con rinforzo di uno spesso cerchietto in pelle nera e rosso
vivo, check marrone betulla. Un solo accenno alla guerra con un
cartella nei colori della bandiera ucraina giallo-blu e la
scritta Burberry, mostrata tra le mani di un indossatore.
Le modelle, apparse sulle scale dello stesso palcoscenico
buio, sono salite invece, aiutate da ospiti e fotografi, sui
tavoli illuminati e imbanditi. Indossavano trench con piercing
di anelli argento, maglie ricamate trompe l’oeil con strass,
chemisier a pois plissettati. Cappotti in cotone cerato e
giacche Harrington portati su body e gonne in pelle di agnello.
Field jacket in lana verde pino intenso, caban in check
intrecciato marrone scuro e twill di nylon imbottito con tiranti
esagerati per le zip. Twinset in colore fulvo, rosa e grigio
melange lavorati a maglia in misto mohair con cristalli
accattivanti e decorazioni tattili. Top a corsetto in pizzo
floreale di ispirazione vintage in rosa confetto, blu fiordaliso
e rosso. Cappotti in lana con stampa a pois indossati con gonne
a pieghe e pantaloni in abbinamenti optical di giallo vibrante,
rosso e dente di leone. Un ritorno all’Equestrian Knight Design,
impreziosito sulla maglieria, tessuto jacquard su una giacca fil
coupe’ e ricamato sugli abiti. Alti stivali elasticizzati a
calza, in pelle o nel classico check Burberry; chemisier
plissettati fatte di strati sovrapposti di chiffon a pois;
eco-pellicce e kilt in tutti i quadretti della maison. Cappelli
con visiera e rinforzo di spesso cerchietto in pelliccia o
cristalli Swarovski, sfoggiati anche da lui. Per la sera, abiti
lunghi con coda in spumeggianti tessuti effetto piume, oppure in
colori accesi e inaspettati come il giallo. Per la sposa, un
abito trench con bustier scollato e abbottonato davanti nel
classico tessuto e colore dell’impermeabile Burberry.