Chiunque subisca discriminazioni, bullismo e sopraffazioni va sostenuto. La qualita’ delle relazioni e il rispetto degli altri ad ogni eta’ e’ una questione di civilta'”. Per il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, “se istituzioni e adulti ogni 
giorno dessero il buon esempio steremmo un po’ meglio”. “Quello che vivono e vedono i ragazzi e’ quello che c’e’ nella societa'”, ha rimarcato Fedeli al convegno ‘No bullying, no doping” dell’Osservatorio nazionale bullismo e doping, alla Scuola di Polizia, “quando c’e’ violenza e offesa verbale e’ perche’ nella nostra societa’ gli elementi di violenza passano come normali. Se anche nel mondo delle istituzioni e’ possibile utilizzare un linguaggio violento, i ragazzi si sentono liberi di agire allo stesso modo”. “Il compito della scuola come quello degli adulti e’ prevenire ha aggiunto – . Le sanzioni e la repressione, quando si supera una certa eta’, ci sono gia’. Noi abbiamo la responsabilita’ di prevenire: far conoscere i pericoli della rete, parlare con i genitori e arrivare ai ragazzi”. Nel corso dell’incontro e’ stato proiettato in anteprima il film cortometraggio di Maria Grazia Cucinotta ‘Il compleanno di Alice’, che mette in scena le angherie quotidiane checondizionano la vita dei ragazzi fin dalla elementari, ma che
sono ignorate o sottovalutate dai genitori. “Mi ha
particolarmente colpito il film – ha detto Fedeli – per la
delicatezza e la capacita’ di arrivare agli adulti, alla loro
distrazione, alla incapacita’ di cogliere i segnali di
sofferenza”.
“La situazione ci mette davanti a grandi responsabilita’. Il
dolere, la sofferenza, il sentimento di emarginazione in eta’
evolutiva segnano la vita delle persone”, ha detto il
viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico. ” necessaria – ha
detto anche il vicecapo della Polizia Luigi Savina – una
riflessione da parte della famiglie e la sensibilizzazione sin
dai banchi di scuola sui rischi della Rete, come la Polizia fa
con ‘Una vita da social’ che e’ arrivata in 9mila istituti
responsabilizzando su come navigare in modo consapevole e
sicuro”.
