Ci sono anche una bomba e una mitraglietta tra le armi sequestrate oggi a
Torre Annunziata dai carabinieri della locale compagnia
impegnati, insieme a quelli del reggimento Campania, del nucleo
cinofili di Sarno (Salerno) e del nucleo artificieri di Napoli,
nei servizi di alto impatto disposti dal comando provinciale di
Napoli. I militari dell’Arma hanno setacciato le strade del
quartiere denominato Quadrilatero delle carceri e, con il
supporto dei vigili del fuoco di Napoli-Ponticelli, hanno
effettuato diverse perquisizioni ed ispezioni all’interno dei
fabbricati in stato di abbandono. Questi edifici sono
solitamente utilizzati come ”depositi” da parte dei
malviventi: a tal fine, le forze dell’ordine hanno proceduto
all’abbattimento di ostacoli ‘fissi’. I carabinieri come detto
hanno rinvenuto e sequestrato una pistola mitragliatrice croata
modello Imi-Uzi con un caricatore. L’arma era perfettamente
funzionante. Sequestrata anche un’arma automatica artigianale
con serbatoio e 52 cartucce calibro 9×21. I sequestri e le
perquisizioni non sono terminate e durante le operazioni i
militari hanno trovato prima una radio-scanner simile a quella
utilizzata dalle forze dell’ordine priva di antenna ma comunque
funzionante e successivamente un ordigno esplosivo pirotecnico
ma non convenzionale del peso di 400 grammi. I carabinieri ed i
vigili del fuoco, entrati nel cuore del ”Quadrilatero”, hanno
poi trovato un caricatore con proiettili, varie cartucce calibro
12 e trenta dosi di marijuana. Sequestrata anche una pressa
completa per il confezionamento dei pacchetti di hashish. Nel
corso del servizio, i militari hanno individuato due allacci
abusivi alla rete idrica – su cui sono in corso le verifiche
tecniche da parte della Gori – ed un furto di corrente elettrica
presso un’abitazione che e’ stata accertata con personale Enel.
In tutto sono state 88 le persone identificate e 35 i mezzi
controllati: elevate diverse contravvenzioni per un importo
complessivo di ottomila euro. Un uomo e’ stato anche denunciato
per aver rimosso i sigilli di un immobile prospicente che era
sotto sequestro perche’ era stato avviato un autolavaggio
abusivo.