L’obesita’ e’ ormai considerata l’epidemia non infettiva di piu’ vaste proporzioni del terzo millennio, per cui e’ giustificato il suo inserimento tra i primi problemi di salute pubblica. Secondo alcuni dati consegnati alla
stampa a margine della presentazione dello Short Film Festival Filmdipeso a Latina, e raccolti dall’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms), la prevalenza dell’obesita’ a livello globale e’ piu’ che raddoppiata dal 1980 ad oggi: 1,4 miliardi di adulti (il 35% della popolazione mondiale) ha infatti problemi di eccesso di peso (tra loro, mezzo miliardo e’ obeso). Si stima come i costi globali arriveranno a 760 miliardi di dollari entro il 2025. Il fenomeno e’ in forte crescita e interessa sempre piu’ anche le fasce giovani della popolazione.
Una recente ricerca pubblicata su Lancet ha rilevato che in 25 anni l’obesita’ tra i ragazzi e’ aumentata del 125%. L’Italia e’ sul podio con una delle prevalenze piu’ alte di obesita’ e sovrappeso rispetto al resto d’Europa, seppure con segnali di tiepida deflessione. Un terzo degli adulti (35,3%) e’ sovrappeso, 1 su 10 e’ obeso. Il 45,1% dei ragazzi ha problemi di sovrappeso/obesita’.
Il Lazio e’ in terza posizione con il maggior numero di individui in eccesso ponderale o obesi, condizione cui si
associa nella maggior parte dei casi un diabete di tipo 2. “Abbiamo superato le proiezioni che venivano fatte sull’obesita’ negli anni Ottanta. Nella popolazione adulta abbiamo l’11% dei pazienti che hanno superato il livello 30 di Indice di massa corporea – spiega Frida Leonetti, direttore scientifico del Festival e direttore dell’Unita’ operativa complessa di diabetologia del Polo Pontino dell’Universita’ Sapienza -. A queste si aggiunge il 34% in sovrappeso. In totale si tratta del 45% della popolazione. La percentuale e’ ferma da qualche anno ma dobbiamo notare le persone sovrappeso stanno diventando obese”.