Lo smart working non deve significare smart eating: e’ la raccomandazione degli specialisti
dell’alimentazione dopo che il “lavoro agile”, con l’emergenza
coronavirus, e’ diventato in poco tempo in Italia una modalita’
condivisa per 8 milioni di lavoratori e “continuera’ ad esserlo,
da fonte Nomisma, anche per i prossimi 6 mesi”. In particolare
la “nuova normalita'” lavorativa piace ad 1 lavoratore su 2 con
il 56% dei dipendenti che vorrebbe continuare con lo smart
working. Il consiglio degli esperti e’ quello quindi – spiega una
nota – di fare attenzione all’alimentazione, cercando di
eliminare il rischio di non avere piu’ una suddivisione dei
momenti e pasti che scandiscono la giornata per evitare un
aumento di peso a causa del lockdown. Viene indicato di avere il
giusto stile alimentare con pasti leggeri ed equilibrati con
l’apporto di tutti i nutrienti, vitamine comprese, in
particolare quelle del gruppo B. Le regole da seguire – spiega
lo specialista in Medicina dello Sport e Scienza
dell’Alimentazione Michelangelo Giampietro – sono quelle di
“prestare attenzione a cio’ che mangiamo per evitare cali di
energia e per conservare un una buona condizione tanto fisica
quanto psicologica, supportando la produttivita'”. Giampietro
sostiene nel dettaglio che “tra i tanti benefici, la vitamina B
aiuta ad essere attivi ed energici, allontanando stanchezza e
cattivo umore. In particolare, la Bresaola della Valtellina Igp
ha un buon apporto vitamina B6, che aiuta le funzioni cerebrali,
prevenendo difficolta’ di concentrazione, irritabilita’ e
insonnia, intervenendo nella sintesi della serotonina e di
alcuni neurotrasmettitori, e anche di Vitamina B12 che partecipa
a molti processi vitali”