Covid: piazze, lungomari e parchi restano chiusi fino a Pasquetta L’Unità di crisi regionale: misura necessaria perché “il sistema sanitario rischia il collasso” Stazione marittima: oltre 500 prof e 100 vigili urbani disertano il vaccino con AstraZeneca di Antonio Di Costanze La curva dei contagi da Covid resta più o meno stabile, ma preoccupa l’aumento dei ricoveri in terapia intensiva: il bollettino dell’Unità di crisi segna un più VI posti occupati. E non va meglio in degenza: ci sono altri 38 pazienti rispetto a sabato. Gli ospedali, secondo la Regione, rischiano il collasso, nonostante le due settimane di zona rossa. Si basa proprio su questo allarme la nuova ordinanza firmata dal governatore Vincenzo De Luca. Il provvedimento varato ieri proroga fino al 5 aprile, giorno di Pasquetta, i divieti già in vigore, come la chiusura al pubblico di parchi urbani, ville comunali, giardini pubblici, lungomari e piazze, salvo che tra le 7.30 e le 8.30. De Luca proroga i divieti fino a Pasquetta; “Ï sistema sanitario rischia il collasso” Piazze, lungomari ñ parchi restano chiusi al pubblico. Confermato lo stop a fiere e mercati. Per la Campania ipotizzar» lo scenario 4: trasmissibilità non controllata del Covic. Annientano (.li dodici pazienti i ricoveri in terapia intensiva ai Antonio Di Costanze La curva dei contagi da Covid resta più o meno stabile, ma preoccupa l’aumento dei ricoveri in terapia intensiva: il bollettino dell’Unità di crisi segna un più 12 posti occupati. E non va meglio in degenza: ci sono altri 38 pazienti rispetto a sabato. Gli ospedali, secondo la Regione, rischiano il collasso, nonostante le due settimane di zona rossa. Si basa proprio su questo allarme la nuova ordinanza firmata dal governatore Vincenzo De Luca. Il provvedimento varato ieri proroga fino al 5 aprile, giorno di Pasquetta, i divieti già in vigore, come la chiusura al pubblico di parchi urbani, ville comunali, giardini pubblici, lungomari e piazze, salvo che tra le 7.30 e le 8.30. Confermato anche lo stop allo svolgimento di fiere e mercati per la vendita al dettaglio, compresi quelli rionali e settimanali: «Le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e fiorovivaistici in prossimità o all’interno di aree mercatali – si precisa nel documento – sono consentite solo in negozi e box purché sussista la possibilità di contingentare gli accessi e in presenza di allaccio diretto alla rete idrica». Per quanto riguarda le aree pubbliche «sono consentiti esclusivamente l’accesso e il transito motivati da comprovate esigenze di lavoro o di necessità, comprese quelle collegate all’accesso agli esercizi commerciali aperti e alle abitazioni private, nonché al relativo deflusso». Da ricordare che in Campania resta in vigore, al contrario di altre regione, anche il divieto di raggiungere le seconde case. L’ordinanza fa diretto riferimento al report di ministero della Salute e Istituto superiore di sanità relativo alla settimana dall’8 al 14 marzo, nel quale la Campania viene classificata con uno scenario di tipo 4 (trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo) essendo l’unica regione con un Rt «con il limite inferiore maggiore di 1,5». I dati relativi alla Campania, secondo quanto è riportato nel nuovo provvedimento «attestano, anche per l’ultima settimana, un’incidenza cumulativa settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti, la diffusa circolazione di varianti di Sars-Cov-2 su tutto il territorio regionale, con conseguente alto rischio di diffusività e di malattia grave e un trend dei focolai in ulteriore aumento». In base a questo scenario, oltre a quanto segnalato dall’Unità di crisi regionale «si rende indispensabile a tutela della salute pubblica e per scongiurare il collasso del sistema sanitario regionale, confermare ulteriormente le disposizioni fino al 5 aprile 2021» scrive De Luca nel provvedimento. II bollettino dell’Unità di crisi segnala che i nuovi positivi sono 1.810 su 16.
812 tamponi molecolari esaminati. Sabato il tasso di Oggi protesta in piazza del Plebiscito di commercianti e partite Iva incidenza era pari al 10,49 per cento, ieri è stato del 10,76 per cento. Ci sono anche altri 26 morti, ma anche 2003 guariti. La Regione decide di confermare la linea dura delle restrizioni anti-Covid, ma cresce anche la protesta di chi vive di commercio e di imprenditoria. Oggi alle 10 partite Iva, commercianti, centri estetici, barbieri e parrucchieri si sono dati appuntamento in piazza del Plebiscito per una nuova protesta.