Will Smith non sara’ espulso in permanenza dall’Academy ma la sua reputazione di divo
invincibile al box office esce per il momento gravemente
danneggiata dallo “Slapgate’ che continua a tenere banco sui
media Usa con rivelazioni a raffica. L’ultima: che la polizia di
Los Angeles era pronta ad arrestare l’attore dopo lo schiaffo in
diretta al comico Chris Rock che aveva fatto una battuta
impietosa sulla testa rasata di sua moglie Jade Pinkett.
Si e’ appreso inoltre che martedi’, alla vigilia della
riunione del board dei governatori che ha aperto l’inchiesta in
vista di una azione disciplinare, il capo dell’Academy David
Rubin e la Ceo Dawn Hudson hanno avuto una conversazione via
Zoom con Smith che si e’ scusato con loro per una terza volta.
La videochiamata e’ durata una trentina di minuti, secondo
“Variety”, ed e’ stato il terzo mea culpa del neo-premio Oscar
che gia’ si era cosparso il capo di cenere sul palco del premio
piu’ ambito di Hollywood e poi in un post su Instagram in cui
per la prima volta aveva incluso nelle scuse anche Chris Rock.
Stavolta Smith ha rinnovato il suo pentimento per lo schiaffo
al comico, spiegando cosa a suo avviso ha fatto scattare il
momento di rabbia e lasciando capire che e’ ben consapevole che
le sue azioni avranno conseguenze.
Il verdetto dell’Academy potrebbe arrivare il 18 aprile, e si
parla per ora di una sospensione o forse dell’espulsione oppure,
come minimo, del divieto di presentarsi alla prossima edizione
dei premi dove Will Smith, come vincitore dell’Oscar per il
miglior attore, dovrebbe, per tradizione, consegnare la
statuetta alla vincitrice del premio per la migliore attrice
protagonista.