“Stanno tornando morbillo e pertosse. Se la pertosse viene ad un 40enne, i rischi sono praticamente nulli, ma se la vittima e’ un a persona di 70 anni aumenta la possibilita’ di diventare dementi. Se la pertosse viene presa da un sanita-1lattante, il rischio di morire e’ altissimo”. A lanciare l’allarme il direttore di Pediatria dell’Azienda Ospediera Universitaria Integrata di Verona, Attilio Boner, durante il focus sulla pediatria, che si e’ aperto oggi a Verona al Palazzo della Gran Guardia. Preoccupa l’evidente calo delle vaccinazioni sui bambini. La soglia minima garantita per evitare le epidemie e’ al 95%. Ma alcune coperture, come per il meningococco C, non arrivano nemmeno al 90%. E i pediatri riuniti fino a domani a Verona hanno accolto favorevolmente la proposta del ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, di rendere obbligatori alcuni vaccini, necessari per permettere ai bambini di andare a scuola. “Gli Stati Uniti – ha spiegato Giampietro Chiamenti, presidente della Federazione italiana medici pediatri – hanno addirittura diramato un’allerta, rivolta ai propri sanota-2cittadini, sul rischio di ammalarsi le caso di vacanze nel nostro Paese”. “E’ chiaro, quindi, – ha detto – che le istituzioni debbano porsi il problema di trovare una soluzione a questo calo di coperture vaccinali”. “Se io mi vaccino – ha aggiunto Boner – proteggo anche chi non lo ha fatto. Questa sarebbe la via
migliore. E’ chiaro che se dovesse scendere la prevalenza dei soggetti vaccinati, alcune misure dovranno essere prese,
altrimenti il danno rischierebbe di diventare enorme”. Durante il focus veronese i pediatri hanno analizzato lo
status delle malattie dei bambini: aumentano le patologie croniche come le allergie, l’asma, che interessano fino al 15% della popolazione infantile. Cresce anche l’obesita’, che anche in questo caso riguarda un bambino e mezzo su dieci. I livelli di attenzione sono alti anche per i disturbi del comportamento, tra cui autismo, depressione e ansia.