A Cura di Valentina Busiello:

Presidente, Benvenuto parlando del tema sulla Campagna Vaccinale, la citta’ di Roma e’ stata una delle prime ad organizzare i vaccini, ce ne parla. Ci dice anche se ci sono cittadini ancora non vaccinati?
La citta’ di Roma nella prima fase della pandemia e’ stata fortunata sotto questo fronte. La bravura e l’audacia dei nostri Medici, Scienziati, Ricercatori, Operatori Sanitari, che hanno lavorato no stop ed hanno permesso di prepararsi in tempo ci hanno permesso di non avere delle situazioni drammatiche presso gli Ospedali e il territorio.
Nella prima fase della pandemia come Ordine dei Medici abbiamo realizzato delle unita’ mobili con medici ed infermieri, mandate in giro per isolare focolai e tracciare le persone positive, effettuando tamponi.
Fare squadra su questo fronte ci ha aiutato molto, ed ha messo così in moto una buona campagna vaccinale, tra le altre cose però bisogna dire che ci siamo trovati in una situazione favorevole sotto questo aspetto, poiche’ su Roma abbiamo moltissimi sanitari che hanno risposto molto bene nel partecipare attivamente alle vaccinazioni e per effettuare tamponi molecolari alla popolazione.
Il Lazio e’ una delle Regioni che ha maggior numero di vaccinati per numero di abitanti, come ugualmente la Regione Lombardia e singolarmente alcune altre citta’ d’Italia.
Attualmente su Roma per quanto riguarda i vaccini abbiamo ancora alcune resistenze su parte della popolazione, questo perche’ ci sono alcuni anziani che non sono stati raggiunti in quanto sono persone che vivono sole o che non hanno avuto la possibilita’ , tramite le piattaforme su internet, di potersi prenotare, anche perche’ magari non in grado di usare l’uso del computer.
Stiamo realizzando una campagna porta a porta per cercare tramite anche la Medicina Generale di raggiungere e sensibilizzare tutta quella parte di popolazione anziana sinora non vaccinata in quanto impossibilitata nello spostamento per poter effettuare loro le varie vaccinazioni ma anche spiegare e tranquillizzare quella parte della popolazione che e’ ancora diffidente a vaccinarsi o contraria al vaccino, attraverso un rapporto Medico-Paziente dando una comunicazione corretta e serena sperando in questo modo di informare che la vaccinazione è sicura in modo che le persone si possano vaccinare raggiungendo la copertura di gregge necessaria.

Presidente Antonio Magi, ci dice quanto è importante la Ricerca al giorno d’oggi, anche un suo progetto futuro in generale?
La Ricerca e’ fondamentale. Abbiamo nel Lazio il nostro Istituto Spallanzani che e’ un eccellenza nel mondo per le malattie infettive, che ha contribuito e contribuisce sulla Ricerca, ricordiamo l’episodio del paziente italiano trasportato dall’Africa ed infettato con il virus Ebola, ed attualmente le tre Ricercatrici che hanno isolato, per prime, il virus Covid, alcune di loro con un contratto di lavoro precario. Abbiamo in Italia i migliori ricercatori, richiesti da tutto il mondo.
Oggi riguardo alla prevenzione e terapia del covid si sta’ andando avanti con la sperimentazione, soprattutto quella sugli Anticorpi Monoclonali.
Anticorpi che sembrano utili anche ai fini della prevenzione, quindi non soltanto per la cura. La ricerca sta’ perfezionando infatti Anticorpi Monoclonali di seconda fascia. Nel mese di settembre dovrebbero uscire i primi risultati di questa ricerca che speriamo si associ ai vaccini per sconfiggere il virus Sars Cov 2.

Presidente Magi, ci svela un progetto futuro?
Come Ordine dei Medici stiamo cercando di far comprendere alla cittadinanza dell’importanza dell’Ordine dei Medici che e’ un Organo sussidiario dello Stato a tutela della salute del cittadino e non un club corporativo. Cerchiamo di promuovere iniziative importanti come il progetto “cura di coppia” che vede promuovere l’alleanza Medico-Paziente, creando sinergie, appunto alleanze, per recuperare il sano rapporto medico-paziente e contrastare la violenza dei pazienti verso i Medici e gli Infermieri dove spesso i più colpiti dalla violenza sono quelli di genere femminile.
Ricostituire quindi quell’alleanza in parte perduta dove il medico mette a sua disposizione tutte le conoscenze ed il paziente la convinzione di voler e dover guarire; se c’è sinergia i risultati sono nettamente migliori.

Infatti abbiamo sentito spesso parlare di assalto ai Medici da parte di pazienti?
Bisogna costruire un rapporto Medico-Paziente e far capire che non c’è davanti un nemico, ma una persona che cerca di risolvere un tuo problema di salute. Bisogna comprendere situazioni e persone, una buona comunicazione manda avanti il sistema. “Comunicare bene vuol dire soprattutto curare bene”.

Presidente Antonio Magi, parlando della sua importante professione e le sue esperienze lavorative, ci dice un po’ delle sue origini. Figlio d’arte, il suo papa’, stimato e storico Professore, Ricercatore Donato Magi, ce ne parla?
Il mio papa’ e’ stato ed è un grande esempio di vita, soprattutto di comportamento, stima e correttezza, cosa fondamentale per un professionista. Mi ha insegnato come realizzare la Ricerca all’Universita’, con i suoi metodi e la sua modalita’ di insegnamento, mi ha insegnato l’etica della professione, il comportamento di un professionista. Il mio papa’ il Professore Donato Magi attualmente e’ in pensione, e nonostante cio’ e’ ancora molto ricercato dai colleghi e pazienti per la sua grande professionalita’, le sue grandi doti umane e per quell’empatia che tutt’ora e’ indispensabile. L’esperienza e la capacita’ di papa’ Donato mi ha trasmesso valori che spero di portare avanti per tutta la vita. Portare avanti quello che e’ il nostro compito come professionisti della salute.

Presidente Antonio Magi, sul piano della Formazione invece cosa ci comunica?
La formazione è lo strumento indispensabile per avere le giuste conoscenze e capacità in ogni campo. In Medicina questo è ancora più importante perché abbiamo a che fare con la salute delle persone.
Bisogna esaltare il percorso formativo del medico che necessita di alcuni correttivi per evitare di avere quell’imbuto formativo che oggi vuole dire precarietà ed impedisce al medico di avere quelle soddisfazioni personali ed una giusta collocazione nel mondo del lavoro.
Presso l’Universita’ Internazionale Italiana UniCamillus dedicata esclusivamente alle Scienze Mediche con corsi di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia, e corsi di Laurea triennale nelle professioni sanitarie stiamo realizzando un importante progetto formativo e cioè formare professionisti della salute provenienti dal sud del mondo e che poi potranno da laureati ritornare nel loro paese.
Come dicevo gli studenti arrivano soprattutto dai Paesi del Terzo Mondo e li formiamo anche pagandogli gli studi con l’impegno poi , da laureati, ritornare nei loro Paesi ad operare come professionisti delle discipline Mediche. Una iniziativa molto importante dell’Universita’ UniCamillus, aperta, in parte, anche agli studenti italiani, ma la maggioranza degli studenti arriva dall’Estero e dai Paesi del Terzo Mondo.
L’idea iniziale era quella di aprire delle facoltà direttamente nei loro paesi ma si è preferito aprire l’università in Italia in quanto le nostre Lauree italiane hanno un valore in tutto il mondo mentre ad esempio un laureato in Medicina in Kenia puo’ lavorare solo in Kenia, mentre un laureato in Italia puo’ lavorare in tutto il mondo.