Davanti al gip del tribunale di Cremona, Letizia Plate’, oggi si e’ avvalsa della facolta’ di non rispondere Nadia Gaggia, la donna di 69 anni che da tempo soffre di depressione, da martedi’ sera piantonata in stato di arresto nel reparto di uccide 1Psichiatria dell’ospedale Maggiore di Cremona, per aver ucciso con venti colpi di candelabro il marito Giuseppe Pasquali, agricoltore di 72 anni, nella cascina Le Motte, a Pescarolo (Cremona). Intanto la procura ha dato il nulla osta: lunedi’ si celebreranno i funerali. “La signora si e’ avvalsa della facolta’ di non rispondere perche’ non e’ ancora in grado di prendere posizione sui fatti in maniera lucida”, ha spiegato l’avvocato Guido Maria Giarrusso, che sulla convalida dell’arresto si e’ rimesso alla giustizia, mentre si e’ opposto alla richiesta di custodia cautelare in carcere avanzata dal pm Laura Patelli, titolare dell’indagine. ‘Mi sono opposto ” ha spiegato il difensore ” non sussistendo, a mio avviso, i presupposti’. Il legale attende di conoscere la decisione del gip Plate’. Nadia Gaggia da tempo soffriva di depressione e le crisi si erano acuite nell’ultimo periodo. Era convinta che il marito non stesse bene, scambiando il naturale deperimento di Giuseppe per una malattia. Cosi’, secondo la ricostruzione dei carabinieri, intorno alle 18,30 di martedi’ ha raggiunto il marito in bagno con due candelabri in mano. Tra i coniugi e’ nata una colluttazione. L’uomo e’ riuscito ad afferrarne uno, ma la moglie lo ha colpito violentemente con l’altro alla testa, uccidendolo

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