Un continuo scambio di informazioni tra gli istituti di assicurazione e la procura di Napoli per mettere un argine al fenomeno delle truffe dei falsi incidenti, particolarmente preoccupante a Napoli e nell’intera area del distretto (compresa la provincia di Caserta). E’ questo uno dei punti centrali del protocollo di intesa stipulato tra l’Ania, 21 imprese assicurative (alle quali se ne aggiungeranno altre) e l’ufficio giudiziario partenopeo che mira a combattere un sistema criminale che produce gravi danni sia alle assicurazioni sia agli utenti, costretti a pagare premi di importo di gran lunga superiore rispetto ad altre zone d’Italia (i magistrati a tale proposito hanno evidenziato come nelle truffe siano coinvolti anche professionisti, come periti e avvocati). L’accordo e’ stato illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il procuratore facente funzioni di Napoli Nunzio Fragliasso, il procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli – che coordinera’ un pool di pm incaricati di approfondire le indagini su questo tipo di reati – e Massimo Treffiletti, dell’Ania, dirigente responsabile del Servizio Antifrode. Un gruppo specializzato di magistrati si occupera’ delle indagini in coordinamento anche con altri uffici giudiziari. Un percorso – come e’ stato sottolineato – cominciato gia’ con la gestione del procuratore Giovanni Colangelo – e che si avvarra’ della collaborazione di apparati investigativi esperti in questo settore