Nello Mascia parla del suo progetto «Viviani per strada», che da sabato 26 a mercoledì 30, alle 20.30 e alle 23 porterà, nei luoghi in cui sono ambientati, due atti unici del drammaturgo stabiese, «Porta Capuana» e «Mmiez”a ferrovia»; il primo nel largo a ridosso della Porta (lato ex Pretura); il secondo sulla nuova isola pedonale di piazza Garibaldi. L’operazione Viviani itinerante, finanziata da un fondo Ðîñ della Regione , con la collaborazione del Palapartenope, «è ambiziosa e coraggiosa», commenta il capocomico Mascia durante l’incontro stampa nella sala di piazza Calenda. Sarà l’anteprima di stagione del Trianon, diretto da Marisa Laurito, e vanta numeri importanti in tempi di Covid-19. «È il nostro contributo alla ripresa. L’allestimento darà lavoro a 35 persone, senza contare l’indotto», precisa Gianni Pinto, presidente della Fondazione Trianon. Basti pensare ai 19 attori impegnati, e alla struttura scenografica di Raffaele Di FIorio: due pedane collegate da una passerella e, sui lati lunghi. 190 posti a sedere (tanti quanti Ie norm e consentono); su quelli corti due autocarri, che ospiteranno gli ambienti interni delle storie. «Su di essi arriveranno gli attori», insiste Mascia, «evocando i carrozzoni delle antiche compagnie di giro». L’ingresso sarà gratuito. Le mail di richiesta per ciascun spettacolo (e per non più di due persone) vanno indirizzate a info@teatrotrianon.org a partire da lunedì, Quanto alla compagnia, Mascia prorompe: «Siamo i migliori. Edàa tutti l’onore della citazione: oltre a se stesso e al figlio Roberto, Davide Afzal, Federica Aiello, Peppe Celentano, Rosana Di Cicco, Massimo De Matteo, Gennaro Di Colandrea , Chiara Di Girolamo, Valentina Elia, Gianni Ferreri, Roberto Giordano, Massimo Masiello, Giovanni e Matteo Mauriello, Marianna Mercurio, Ivano Schiavi e Ciccio Merolla, che firma gli arrangiamenti musicali con Mariano Bellopede. Mascia ha anche immaginato un percorso per trasferire il pubblico da una piazza all’altra, «con un corteo aperto da un gruppo bandistico. Lungo la strada, ecco che si materializzano vari personaggi cari a Viviani. m realtà, portarlo oggi in scena vuoi dire tornare alla Napoli di 100 anni fa , riflettere su cosa eravamo, su cosa siamo». La Laurito riporta alla realtà: «Non siamo ancora certi che il corteo sia possibile . I vigili urbani hanno assicurato il loro impegno , ma non sanno ancora quante unità potranno metterci a disposizione. Saranno, invece, disciplinati rio , che ogni tanto si fermava a un bar emiparlava del padre… no, non lochiamavamai così. Lui diceva: “il poeta”». E nel passato si resta perché l’incontro stampa è interrotto da quattro assaggi dei due atti unici. Esordisce Merolla cantando «O tammurraro»; continuano Masiello con «O maruzzaro» e la Mercurio con «Avvertimento»; chiude Mauriello con «Fili d’oro», da Viviani stesso inserita in copione. Altro ritomo al presente e ai progetti con cui il Trianon tenta di contagiare il quartiere con decoro e cultura Marisa la direttrice: «Ieri abbiamo firmato con la Scabec, dunque con la Regione, il contratto di convenzione per il museo-archivio della canzone napoletana. D’accordo con i commercianti della zona , poi, all’ingresso del teatro sistemeremo tavolini esedie, con un app che permetterà ai dienti di ordinare pizze, gelati e caffè». Infine , l’annosa questione delle mura greche: «Le adotteremo e costruiremo un cancelletto di accesso per garantire la pulizia quotidiana. Per aprirci al quartiere, dobbiamo includerlo». E nel segno di Viviani è anche l’assessore alla Cultura del Comune, Di Maio: «Con lui avevamo un debito.