L’attivita’ trapiantologica pediatrica dell’ospedale Monaldi di Napoli e’ ancora sospesa e solo negli ultimi sei mesi sono stati almeno quattro i bambini che sono stati costretti con le loro famiglie ad andare in altre regioni per ricevere le cure necessarie. La denuncia arriva dal Comitato genitori bambini trapiantati del Monaldi. “Dalla sospensione dell’attivita’ – spiega Dafne Palmieri, una delle mamme – e’ trascorso un anno. Ci avevano garantito che l’attivita’ sarebbe stata ripresa e invece in questo periodo l’Azienda dei Colli ha solo emanato due delibere che sono rimaste su carta senza produrre alcun risultato”. Le delibere – come riferito – prevedono una l’accesso all’emergenza e l’altra l’individuazione di team dedicati all’attivita’ trapiantologica sia adulta che pediatrica.
“Ad oggi – aggiunge la mamma – non sono stati garantiti ne’ la definizione dei percorsi di cura per i ragazzi ricoverati con necessita’ di trapianto, ne’ la riattivazione dell’attivita’ trapiantologica, ne’ la definizione dei percorsi di cura per i ragazzi in follow up, percorsi importantissimi perche’ – sottolinea – non bisogna dimenticare che i trapiantati sono malati cronici che necessitano di assistenza. Non abbiamo alcuna garanzia che tutto questo sia realizzato”. Ad agitare e preoccupare i genitori dei bambini trapiantati e’ la circostanza secondo cui – come riportato – “l’attivita’ trapiantologica pediatrica e’ interrotta a causa di una relazione conflittuale tra i referenti della cardiochirurgia pediatrica e della cardiochirurgia trapianti”. “Ci chiediamo – afferma Palmieri – vista la decisione della direzione di individuare un team multidisciplinare che consenta la ripresa delle attivita’, chi si oppone a questo percorso e chiediamo alla Regione Campania, ente programmatore, di prendere provvedimenti perche’ il ruolo di un medico e’ anche rispondere alle esigenze aziendali”.
Al fianco del Comitato genitori scende in campo Federconsumatori Campania che, attraverso Carlo Spirito, avvocato e responsabile dello Sportello Sanita’ dell’associazione, sta per presentare una denuncia alla Procura della Repubblica di Napoli perche’ si ritiene che “la protratta interruzione del servizio sia totalmente illecita e arbitraria”. “Si e’ superato ogni limite di tollerabilita’ e di rispetto – afferma il legale – e abbiamo anche richiesto alla Regione Campania che nessun finanziamento sia erogato al Monaldi per l’attivita’ trapiantologica fino a quando non siano redatti, come prevedono le delibere mai attuate, i percorsi diagnostici e terapeutici specifici che sono fondamentali alla sicurezza dell’attivita'”. “Non si possono risolvere i problemi della Sanita’ con i tagli – conclude il presidente Federconsumatori Campania, Rosario Stornaiuolo – non si puo’ parlare di costi quando si deve salvare la vita di un bambino”. L’associazione e’ impegnata anche nella lotta contro le liste di attesa. Secondo i dati riferiti, solo nella provincia di Napoli, sono 800 i bambini sotto i tre anni di eta’ che aspettano una visita per verificare se siano autistici.