Farmaci costosi rubati e poi rivenduti, talvolta anche all’estero: per questo motivo un uomo di 48 anni (di cui non sono state rese note le generalità) è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato eseguito ieri  mattina dai carabinieri del Nas di Napoli e da personale dell’Agenzia delle Dogane di Napoli, a seguito delle attività di indagine coordinate dalla Procura di Torre Annunziata (Napoli). L’uomo è accusato di ricettazione e riciclaggio di medicinali provento di furti e rapine a distributori, grossisti e vettori. Al quarantottenne è stato inoltre notificato un decreto di sequestro preventivo pari a 2,3 milioni di euro quale profitto di numerosi reati di natura fiscale.
”L’indagine – fa sapere in una nota il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Alessandro Pennasilico – ha
consentito di svelare un sistema capillare mediante il quale venivano convogliati principalmente farmaci ospedalieri e ad alto costo, con grave pregiudizio per il servizio sanitario nazionale e l’impostazione fiscale, connotato in particolar modo da operazioni volte all’immissione su mercati esteri dei farmaci oggetto di furto”.
Tutto ha preso il via nel 2014 quando, a seguito di verifiche effettuate dalla polizia giudiziaria presso una farmacia convenzionata con l’Asl Napoli 3 Sud e un deposito all’ingrosso, furono trovate e sequestrate migliaia di confezioni di farmaci risultate poi provenienti da rapine effettuate tra Livorno e Cerignola (Foggia). ”Il successivo approfondimento investigativo – conclude Pennasilico – ha svelato un illecito sistema di approvvigionamento di farmaci – provenienti dalla commissione di delitti – da parte del farmacista, nonché l’evasione delle imposte sul valore aggiunto mediante la falsa rappresentazione di scritture contabili delle società dallo stesso gestite, con
la reiterata perpetrazione di truffe a carico dell’Asl Napoli 3 Sud mediante l’utilizzo di ricette mediche provento di
furto”.